martedì 24 novembre 2009

FirefoxNotify: le notifiche di Firefox come piacciono a Ubuntu



A volte mi viene da pensare che quelli di Canonical siano un po' tonti. Per carità fanno una grosso lavoro e la mia riconoscenza sarà sempre infinita, però non capisco come possano tralasciare dei dettagli così semplici. Se avete fatto tutto questo casino con le nuove notifiche e tutti i programmi più comuni si sono adeguati, come fate a trascurare quello che, con buona probabilità, è il pezzo del sistema operativo più utilizzato? Ovviamente mi riferisco a Firefox.

La cosa strana è che esiste già ubufox che in qualche modo si preoccupa di adattare il browser a Gnome e a Ubuntu, costava tanto preoccuparsi delle notifiche? Va bene, diciamo che costava tanto, ma era altrettanto difficile installare di default l'add-on FirefoxNotify scritta dall'utente abhishek.mukher.g? Forse si, ma allora perchè preoccuparsi di mettere il pacchetto firefox-notify nei repository ufficiali?

Ok, in ogni caso, smetto questo tono polemico e saccente e vi invito a installare il pacchetto firefox-notify oppure l'estensione che potete trovare a questo indirizzo. In questo modo il vostro browser preferito si integrerà ancora meglio con il vostro bel sistema operativo.

lunedì 16 novembre 2009

Ritorna a casa il computer, si ritorna a parlare di Ubuntu



Il grave infortunio che ha colpito il mio pc durante la preparazione estiva mi ha costretto a latitare trascurando così queste inutili pagine. In questo periodo ho usato anche Windows Vista, lungi dall'amarlo tutto sommato sono sopravvissuto, ma la mia user experience non è stata appagante come quando mi trovo a usare il pinguinotto. Insomma, poi il pc è tornato in forma grazie alla sotituzione in garanzia della scheda madre con annessi e connessi, leggi scheda video, e non appena è uscito Karmic l'ho installato tornando alle sane abitudini di un tempo.

Quindi per tornare a scaldare i polpastrelli che avevano perso l'abitudine a scrivere di questi argomenti, preferendo i topic calcistici di calcioblog.it, non c'è niente di meglio che andare a briglia sciolta analizzando cosa mi è piacuto di più e cosa meno di questa nuova release che anticipa quella molto importante del prossimo aprile che sarà una Long Term Support, ormai sanno già tutti che si chiamerà Lucid Lynx. Ma torniamo al marsupiale del nuovissimo continente. Vorrei occuparmi prima degli aspetti negativi per poi chiudere in bellezza con quelli positivi.

Non mi piace

  • La cosa che forse meno mi è piaciuta di Karmic Koala è la diabolica combinazione iniziale di usplash, xsplash, bsplash, *spash, gdm. Secondo me il tutto ha poco senso, per carità si sono impegnati, il look è carino ma almeno nel mio caso il risultato è che i tempi di avvio si sono allungati. A prescindere dai tempi, non abbiamo fretta, in realtà il tutto manca un po' di coerenza a mio giudizio, se i tempi non erano maturi per xsplash, si poteva aspettare e continuare con usplash, in fondo già con Jaunty le cose erano diventate abbastanza godibili da un punto di vista estetico.
  • Ubuntu One, questa è la seconda nota dolente. Allora secondo me il progetto è interessante anche se in fase embrionale, il fatto di sincronizzare, per ora, le note di Tomboy e la rubrica di Evolution è figa. Peccato però che per fare queste cose bisogna un po' andare alla cieca, tentare e sperare. Dal punto di vista client, server, Ubuntu One è ancora molto indietro rispetto ad esempio Dropbox. Cancelli una cosa in locale e il client se ne accorge solo al successivo riavvio, lo stesso accade se qualcuno aggiunge qualcosa in sharing, di accorgersene in real time manco a parlarne. Se gli dici di connettersi automaticamene all'avvio lo fa soltanto quando gli fa voglia. Ora questo benedetto Ubuntu One non era a mio giudizio propriamente pronto c'era fretta di metterlo a disposizione di tutti? Non era meglio testarlo ancora un po' e lanciarlo in grade stile con la LTS?
  • Ultima nota dolente, o almeno questo mi viene in mente, è Empathy. Con ottimismo avevo deciso di usarlo al posto di Pidgin, in fondo ho detto non è che chissà cosa devo farci. Manca il plugin per Twitter, non fa niente, troverò una soluzione alternativa, ha un po' di opzioni in meno, chi se ne frega, in fondo mi serve per parlare. Sì, solo che poi mi accorgo che in molti casi il supporto alle videoconferenze per il protocollo XMPP non è che funziona così bene, l'integrazione con l'Indicator Applet è abbastanza "arronzata". Risultato: sono tornato al mio fidato Pidgin che funziona bene con le videoconferenze, si integra bene con l'applet e mi permette una personalizzazione maggiore soddisfacendo tutte le mie particolari esigenze, lunga vita dunque e Empathy, sebbene interessante e rivoluzionario, rimandato ad Aprile.

 

Mi piace

  • Finalmente il tema di icone, Humanity, è con i controcazzi, completo, ben rifinito, carino. Per la prima volta non ho dovuto cambiarlo immediatamente, l'arancione è sempre stato di mio gradimento ma fino ad ora avevo sempre preferito Gnome Colors al vecchio e polveroso Human.
  • Anche il tema gtk Human finalmente mi soddisfa, anche in questo caso non ho sentito il bisogno imminente di cambiarlo magari con Dust o con Shiki. Il marroncino più scuro mi piace di più rispetto al marrone diarrea post sbornia e lo uso con soddisfazione. In generale tutto il lavoro sulla grafica mi piace, le immagini per il Desktop sono utili, anche se alla fine non ne ho utilizzata nessuna, tutto l'aspetto del sistema operativo ha guadagnato in professionalità, sembra finalmente serio. Peccato solo per le icone della tray, carine ma troppo di ispirazione cupertiniana.
  • Il Network Manager, che già da Jaunty era tornato a piacermi facendomelo preferire a WiCd, è finalmente fatto bene. Su tutte l'opzione "Disconnect" è quella che più ho accolto con gioia, adesso l'unica sua mancanza è la funzione di ricerca di nuove reti, speriamo di avere presto anche quella.
  • Bene anche tutto ciò che è legato alle preferenze audio, finalmente Pulseaudio inizia a dimostrare le sue qualità e quelli di Ubuntu in questo caso hanno lavorato davvero con profitto.

Conclusioni

In definitiva questa release secondo me si merita una sufficienza stiracchiata, a lei il merito di aver introdotto molte novità che sicuramente in futuro saranno un punto di forza, purtroppo però molte di queste non erano a mio giudizio mature. La mia esperienza mi ha portato a ritenere le uscite di ottobre una sorta di cantiere di quello che poi arriverà ad aprile. Da sempre infatti le versioni primaverili mi hanno soddisfatto di più. Sono ottimista quindi circa la prossima LTS, tutto sarà bellissimo e entusiasmante anche se non ci sarà ancora la tanto attesa rivoluzione di Gnome e della sua shell. Poi si sa, tutto quello che ho scritto potrebbe essere, anzi sicuramente lo è, opinabile.

mercoledì 8 luglio 2009

Google continua la sua inarrestabile marcia verso la conquista del mondo terracqueo



Se ne parla da anni ma ora è realtà Google sbarcherà nel mondo dei sistemi operativi. Sono stati svelati ieri gli oscuri progetti di conquista del mondo, si chiamerà Google Chrome Os la nuova creatura. Il suo codice sarà open source e verrà messo a disposizione di noi comuni mortali nei prossimi mesi, comunque entro la fine dell'anno. Il nuovo sistema operativo targato Big G sarà inizialmente rivolto ai netbook e già nella prima metà del prossimo anno saranno lanciati i primi modelli su cui girerà.

La promessa è quella di offrire un sistema operativo velocissimo, con tempi di boot ridotti all'osso, per permettere agli utenti di accedere alla propria vita digitale in pochi secondi. Maggiori dettagli li trovate sul blog ufficiale di Google. La Apple ha dato un bel colpo a Windows e alla Microsoft, Linux è in crescita sebbene i suoi numeri siano ancora pressoché ridicoli, riuscirà Google a distruggere il monopolio creato dall'azienda di Redmond da quando i pc sono diventati alla portata di tutti? Lo sapremo solo vivendo, si accettano scomesse.

martedì 30 giugno 2009

Usare Twitter con Pidgin, facile e indolore



In questo post non si scopre l'acqua calda, è uno di quelli che mi servono per tenere a mente un repository per usi futuri. Prendendo spunto da questo post di Neffscape in cui si parla dell'integrazione di Pidgin con la chat di Facebook, voglio presentare il plugin che permette invece di utilizzare il noto client di messaggistica istantanea con il famoso servizi dai 140 caratteri. Postare su Twitter è la cosa più varia che ci sia, si può usare di tutto, c'è Twitterfox per Firefox o semplicemente si può usare l'interfaccia web originale, poi c'è Gnome Do per gli ammanti della combinazione Super + Space o il semplice sms, poi ci sono una serie di client disegnati appositamente per il pinguino, qui ne trovate una lista molto completa.

Se però non vi va di stare a installare altra roba o di appesantire Firefox, una buona idea sarebbe quello di integrare Twitter nel caro Pidgin che bene o male è il client più utilizzato, non fosse altro perché è quello di default scelto da molte distribuzioni. Vediamo come si fa, l'operazione è molto semplice e si riduce alle solita aggiunta di un repository, della sua firma e dell'installazione del pacchetto in questione, l'home page del progetto è questa, è possibile scaricare il plugin per tutte le piattaforme, Linux compresa. Se invece siete utilizzatori di Ubuntu la procedura più veloce, a mio giudizio, è quella via repository. Aggiungiamo quindi questo bell'archivio di pacchetti ppa nel nostro sources.list:

deb http://ppa.launchpad.net/sugree/ppa/ubuntu jaunty maindeb-src http://ppa.launchpad.net/sugree/ppa/ubuntu jaunty main

 

 

Nel caso abbiate una versione di Ubuntu differente dalla più recente sostituite Jaunty con il nome della vostra versione. A questo punto autentichiamo il pacchetto con l'irreprensibile firma, da terminale diamo:

 

sudo apt-key adv --recv-keys --keyserver keyserver.ubuntu.com 0CF459B8DF37ED8B

 

Abbiamo quasi finito, non ci resta che installare il pacchetto che trovate in Synaptic, dopo aver dato un perentorio sudo apt-get update

, il nome è pidgin-microblog. Se invece volete restare nel vostro terminale vi basta dare:

 

sudo apt-get install pidgin-microblog

 

 

 

Riavviando Pidgin si procede poi con l'attivazione di un nuovo account utilizzando appunto il modulo TwitterIM, fatto, finito. In questo modo tutte le notifiche di Twitter arriveranno in una finestra di chat, è possibile personalizzare alcune opzioni e, ovviamente, anche i vostri cinguettii li potete lanciare nel mondo come se fosse un semplice messaggio di chat. Se poi siete più esigenti e avete bisogno di maggiori funzioni, allora attivate anche il plugin Twitgin, lo trovate magicamente nella lista di quelli disponibili, che aggiungerà ad ogni messaggio ricevuto tre comode e usuali funzioni per gli utilizzatori della piattaforma e cioè la risposta (@), il ReTwit (RT) e la possibilità di salvare un messaggio tra i preferiti (*). Buona vita social.

In arrivo succose novità per Gnome Do



 

In questo video potete vedere alcune delle novità in arrivo per Gnome Do. La versione 0.8.2 introduce le docklets, sono delle piccole applicazioni che risiedono in Docky. Già conoscevamo il cestino e l'orologio, adesso c'è un desktop switcher, il meteo, il livello della batteria, il monitor della cpu e il controllo del volume. Insomma niente di trascendentale o di irrinunciabile. Anzi, il problema è che si rischia di far sì che questo Docky si impiastricci come Awn, per fortuna si possono non attivare e comunque restano le funzionalità peculiari di Gnome Do che lo rendono qualcosa di molto più interessante di un semplice dock. Alla fine poi mi fido anche del lavoro di questi giovani e non escludo che un giorno queste docklets non diventino per me qualcosa di imprescindibile per cui valga la pena cambiare anche qualcosina all'interno del mio uso quotidiano del desktop.

 

 

Se vi interessa questa cosa delle applicazioncine per il momento ve la dovete compilare a manina, qui trovate le istruzioni, al massimo ci sarà da dare un paio di comandi, niente di impossibile, se invece volete solo provare quello che di cui sto per parlare vi basta aggiungere questo repository:   deb http://ppa.launchpad.net/do-core/ppa/ubuntu jaunty main. Un'altra novità riguarda la nuova modalità di visualizzazione, oltre a quella visibile e a quella a scomparsa c'è adesso la cosiddetta Intellihide. In che consiste? In pratica la barra si nasconde quando ce n'è bisogno, per esempio se c'è una finestra massimizzata o se una qualsiasi finestra va a invadere l'area di Docky. Se tutte queste evenienze non si verificano o se semplicemente stiamo visualizzando la scrivania, Docky resta a fare bella mostra di sé.

 

 

Altre aggiunte utili e interessanti sono la funzione di drag & drop sulle icone presenti in Docky: esempio, se trasciniamo un file musicale sull'icona del nostro lettore multimediale preferito questo si avvia suonando la canzoncina. È arrivata anche l'opzione che permette di scegliere dove posizionare Docky, in basso o in alto, a voi la scelta. Si conclude con una ripulitina e una razionalizzazione del menu delle impostazioni nonché dei vari menu che compaiono premendo il tasto destro. Anche l'occhio vuole la sua parte, quindi le finestre attive adesso hanno un gradevole sfondo che riprende i colori predominanti dell'icona. Andiamo avanti così, nella eterna quanto fighetta diatriba tra monisti e non fa comunque effetto vedere quanto questi progetti sviluppati in Mono oggi come oggi siano i più vivaci e attivi.

sabato 20 giugno 2009

Ubuntu One, prova di quel poco che c'è



Ieri ho ricevuto il nemmeno poi tanto atteso invito alla prova di Ubuntu One, dico nemmeno poi tanto atteso perchè fino a quando saremo in pochi ad averlo il suo uso sarà molto limitato e di conseguenza Dropbox continuerà ad essere la prima scelta. Vediamo comunque cosa ci offre questo tanto chiacchierato servizio che la Canonical ha lanciato qualche settimana fa. Una volta ricevuta l'email che comunica l'ingresso nel fantastico mondo dei beta tester la prima cosa da fare, dopo essersi assicurati di avere Jaunty aggiornata, è quella di andare sulla pagina dedicata al servizio e accedervi con le credenziali di Launchpad. In questo modo si avrà la possibilità di scaricare un pacchetto .deb che si preoccupa di aggiungere il ppa di Ubuntu One e la sua firma tra le nostre sorgenti. Fatto questo si scarica il client di Ubuntu One e lo si installa.

Una volta lanciato il servizio si va a mettere nella tray (lo vedete far bella mostra di sé nell'immagine), fa la prima sicronizzazione dopo che nella Home sono già state create le cartelle del caso: in particolare ci sarà una nuova cartella denominata "Ubuntu One" che conterrà al suo interno altre due directory "My Files", che è il luogo dove fisicamente copieremo i nostri file, e "Shared With Me", che suppongo sia il posto dove andranno le cose che avremo in condivisione con altri utenti, suppongo perchè non conoscendo altri utenti che abbiano Ubuntu One non so precisamente come funzionerà.

 

 

Il tutto, ora come ora, si limita quindi alla sincronizzazione di questa cartella con lo spazio di 2 giga offerto (i giga diventano 10 se siete disposti a pagare 10 dollari al mese). Funziona, che altro dire, la velocità è discreta anche se manca al momento l'avanzamento del trasferimento, quindi quando l'iconcina nella tray inizia a girare non si può far altro che aspettare. Dal punto di vista dell'interfaccia web c'è da sottolineare che i lavori sono già abbastanza avanzati, è possibile caricare o cancellare dei file, in caso di immagini presenti abbiamo anche l'anteprima. Ogni file e ogni cartella può essere condiviso con altri utenti, basterà invitarli alla condivisione inserendo il loro indirizzo mail.


Purtroppo sono ancora molto scarne le funzionalità offerte dal client, niente preferenze, esiste soltanto la possibilità di connettere e disconnettere, visitare la cartella in locale e quella in linea e segnalare un bug. Sulla pagina del progetto Launchpad ne sono stati segnalati già alcuni, il più fastidioso è quello riguardante il nome delle macchine su cui è installato Ubuntu One, un incomprensibile mix di lettere e numeri oscuri, in pratica quando bisogna eliminare una macchina dalla condivisione bisogna andare quindi un po' a caso sperando di prenderci.

 

 

Per il momento è questo, quando ci saranno aggiornamenti sarò felice di parlarne ancora, per il momento comunque continuo ad usare Dropbox.

martedì 16 giugno 2009

Le cose succedono, il tempo passa



Eh si, è davvero un bel po' che non trovo tempo per scrivere due righe su questo modesto spazio democratico. Il problema è che di questi tempi sono stato un po' impegnato, lo chiamano lavoro, qualcosa che insomma frutta qualche soldo, nel tempo libero facevo cose al pc che fruttassero altri soldi e purtroppo questo blogghino non è ascrivibile in quella categoria. Questo però non significa che non abbia passato del tempo a perdere tempo vicino al computer e in compagnia del simpatico pinguino, quindi vediamo di fare un rapido riassunto di cosa è successo in questi mesi.

- La prima cosa che sicuramente ho fatto in questo periodo è stato aggiornare il sistema a Jaunty. Come al mio solito non mi sono saputo trattenere e alla fine ho optato per una installazione da zero. Non sono pentito, tutto è andato bene, ext4 va che è una scheggia (bootchart ne è testimone) e ancora non sono incappato nel problema della famigerata perdita di dati, speriamo bene. Che dire Jaunty è davvero una buona versione, un grosso salto di qualità rispetto a Intrepid che mi ha dato più problemi della norma, sempre niente confronto a Windows, sia ben chiaro. Il tema presente di default, cioè quel Dust di cui avevo parlato tempo fa mi rende sempre più felice, mentre per le icone continuo a preferire il set Gnome-Colors, i pacchetti di questo set adesso sono presenti nei repository ufficiali di Ubuntu in tutte le sue varianti.

 

 

- Altra cosa con cui ho smanettato un po' è stato Gloobus, un progetto che si propone di essere la versione Linux di Quicklook per mac. Ora io sono contrario agli scopiazzamenti, ci sono i mezzi per fare di meglio (vedi Gnome Do), però la funzione dell'anteprima dei file presente appunto sui mac è davvero comoda soprattutto quando si tratta di file pdf o di testo, quindi ho voluto dargli una possibilità. Che dire, è carino il tutto, anche se ancora il progetto è ben lungi dal definirsi completo, anzi. Se vi interessa fare un giro potete scaricare dei pratici .deb qui, le istruzioni per le installazioni sono qui.

- La guerra dei browser impazza, Chromium inizia a diventare usabile, anche se ancora manca di quasi tutto. Webkit è davvero così figo come dicono? Intanto Epihany Webkit Powered è diventato stabile e dignitoso. Midori, Arora e compgnia bella sono ancora troppo instabili per i miei gusti.  La nuova beta di Opera, webkit non c'entra niente in questo caso, è interessante ma non riesco a non trovare troppo pacchiana la sua interfaccia. In ogni caso continuo a prediligere Firefox, con tutti i suoi pregi e difetti.

- Mono, non Mono, questo è il problema. A me sinceramente l'aspetto politico e filosofico interesserebbe pure, ma finché non c'è qualcosa non Mono che mi sostituisca Gnome Do, ci passo sopra. E siccome mi piace passarci sopra per bene, si a Banshee e no a Rhythmbox, si a Tomboy e no a Gnote.

- Facebook, dopo quasi tre anni di vita, è uscito dalla mia vita. Intanto noto con piacere che Twitter inizia a sputtanarsi anche da noi, speriamo non troppo, per il momento mi fa piacere, ero stufo di lanciare i miei messaggi nel vuoto. Il plugin per Pidgin è figo è comodo, si chiama pidgin-microblog e lo potete trovare in questo repository.

     

     


    Tutto questo aspettando con ansia gli inviti per Ubuntu One e Google Wave.

    giovedì 23 aprile 2009

    Arriva Jaunty Jackalope, strategie di approccio



    Nella giornata di oggi, in un orario non meglio specificato vedrà la luce Jaunty Jackalope. Questa non è una notizia, nel senso di scoop, ormai lo sanno tutti e tutti hanno scritto delle meravigliose caratteristiche di questa release (a proposito io l'ho avviata su una macchina virtuale con 512 mb di ram in 21 secondi, almeno secondo bootchart). I dubbi e i problemi che devo affrontate io sono di differente natura e riguardano tutti in qualche modo la strategia di approccio a questo nuovo aggiornamento.

    Di solito io e il caro presidene nei giorni di rilascio facciamo una bella riuinione nerd e ci dedichiamo all'aggiornamento con tanto di formattazione. Puntualmente il pres mi aveva chiesto se oggi sarebbe stato Ubuntu Day, purtroppo ho dovuto deluderlo causa lavoro e lo deluderò anche nei prossimi giorni causa impellente partenza per l'Olanda per il doveroso festeggiamento della regina. Quindi non farò l'upgrade della prima ora come al solito e questo mi spinge a riflessioni più approfondite sulla questione.

    Con JJ tornerà sul mio piccolo Renato il super Windows Vista, sempre confinato in una quaranina di giga ovviamente. Il motivo di questa nefasta scelta è da ricercare nel fatto che l'Xp non mi serve più per un software specifico che usavo fino a qualche mese fa e siccome sono una persona onesta ho pensato bene di riportare sul pc un sistema operativo che ho pagato piuttosto di uno che ho scaricato, anche perchè a lavoro ci dovrebbe arrivare la finanza a giorni. Alla fine per quanto poco uso la partizione con Windows, dove con poco si può leggere mai visto che forse in questi ultimi mesi non l'ho mai avviata, posso pure permettermi il simpatico Vista.

     

     

    Quindi, considerato che mi piace formattare e che non mi va di smanettare con grub per ripristinare il boot loader dopo l'installazione di Vista, opto tranquillamente per la solita procedura che comprende organizzazione dell'hard disk, installazione di Windows, installazione di Ubuntu. Tutto questo dopo il mio ritorno dall'Olanda. Il dubbio amletico è se dare fiducia a ext4 o restare con il fido ext3? Ecco a questa domanda sono gradite risposte e consigli.

    Seconda questione: nel frattempo che faccio tutta la tiritera me lo consigliate un dist-upgrade giusto per vedere l'effetto che fa? Infine un ultimo suggerimento è richiesto: qual è il vostro modo più rapido di salvare le impostazioni della configurazione corrente e ripristinarle senza però andare a copiare il mondo nella home? Ho provato Yourgnome ma sinceramente mi sembra che salvi le cose un po' a casaccio, mi piacerebbe invece fare qualcosa di più mirato. Concludo con la lista di cose che di solito salvo prima di una formattazione, sareste così gentili da indicarmi se sto dimenticando qualcosa?
    Ecco la lista:

    • Configurazione e messaggi di Evolution
    • Bookmark e password di Firefox
    • Note di Tomboy
    • Impostazioni di Gmail Manager
    • Impostazioni di Compiz
    • Sources.list
    • Impostazioni di Nautilus
    • Cos'altro? Temi e icone li ho tralasciati di proposito.

     

     

    Grazie a tutti per i numerosi (certamente...) consigli che vorrete darmi.

    giovedì 26 marzo 2009

    Last.fm diventa a pagamento? Chissà perché sento puzza di pesce (d'Aprile)



     

    La notizia del cambiamento di politica di Last.fm ha fatto il giro del web (qui e qui per esempio, solo per citare le fonti che leggo abitualmente), troppo ghiotta per non parlarne. Orde di fan disperati hanno iniziato a invocare la carta universale dei diritti dell'uomo, il diritto del gratis è uno dei più importanti e riconosciuti. Perché inglesi, americani e tedeschi lo possono avere e noi no? Effettivamente è una gran bella ingiustizia, tecnicamente potrebbe anche intervenire la comunità europea, perché hey, noi siamo l'Europa, non è che puoi dare una cosa ai californiani e non a quei bifolchi dei texani. E allora voi che fate il 30 marzo, giorno di fine delle trasmissioni in chiaro di Last.fm?

    Io continuerò ad ascoltarla come ho sempre fatto e, no, non sono un fortunato abitante della bassa Sassonia, vivo nella dolce e soleggiata Toscana. Come farò? Semplicemente come ho fatto fino ad oggi, perchè, aprite bene le orecchie, Last.fm non chiuderà le sue porte a noi poveracci, continuerà a essere la stessa cosa di sempre. Voi vi chiederete come mai sono impazzito, che ne so io di queste cose. In effetti non lo so, faccio solo dei miei ragionamenti e questi ragionamenti mi portano a pensare che siamo di fronte ad un simpatico scherzo altresì noto come "Pesce d'Aprile".

     

     

    Vediamo quali sono gli elementi che mi portano a credere a questa tesi. Il primo è quello legato alla tempistica, una cosa che riguarda così tanti utenti non la puoi annunciare con meno di una settimana di anticipo, è praticamente assurdo. Il secondo elemento che mi fa storcere il naso è il numero 3, ce ne sono troppi per non puzzare. Diamo una letturina al post apparso sul blog aziendale e vediamo quanti ne incontriamo:

    • Last.fm Radio will soon require a subscription of €3.00 per month;
    • There will be a 30 track free trial;
    • We appreciate the support we get from the 30 million people who use Last.fm every month;
    • We are currently planning to switch to subscription radio outside the US, UK and Germany on Monday, March 30;
    • In the United States, United Kingdom and Germany, nothing will change.

     

    Sono tanti non è vero? Questa ossessione per il 3 mi ricorda tanto il grandissimo Justinge3 su youtube, se non lo conoscete dovete, quindi seguite il link. Ci sono anche poi alcune legittime domande. Perché chiudere il 30 e non il 31? Si è vero è lunedì ma è anche vero che manca un giorno alla chiusura del mese. Però in caso fosse una burla uno chiude il 30, così ha tutto il tempo di seminare il panico e poi uscirsene il primo di Aprile con la cosa che era tutto uno scherzo. Oh, poi magari questi chiudono davvero e noi ci attacchiamo, perchè parliamoci chiaro un servizio come il loro non c'è. Pandora ha chiuso da tempo, Spotify da noi non se ne parla, Deezer lasciamolo stare dov'è che è una vera porcheria. Per fortuna sarà ancora possibile usare gratuitamente la funzione dello scrobbling che sembra utile resta.

     

     

    Questo è quanto, spero di non sbagliarmi, che se c'ho preso sono stato perspicace. Se non c'ho preso, fa niente, sognare che sia solo un brutto sogno per una settimana non è male, da lunedì sicuramente inizieranno a spuntare fuori le alternative.

    martedì 24 marzo 2009

    Nuova sezione: arriva my desktop!



    Questa è una segnalazione veloce veloce, senza nemmeno bisogno dei ricchi introiti della pubblicità. Ho aggiunto una nuova sezione là in alto, si chiama "my desktop", come dice il nome stesso lì pubblicherò degli screenshot del mio desktop ogni qualvolta si vengano a presentare modifiche importanti. Per dire se sulla scrivania c'è la cartellina provvisoria con il porno non è che aggiorno lo screenshot. Questa cosa mi è venuta prendendo spunto dal famoso topic del forum ufficiale di Ubuntu dove appunto gli utenti presentano le loro configurazioni. Sotto ogni screenshot ci sono anche alcune note sul materiale usato, giusto in caso a qualcuno venga voglia di prendere spunto.

    Comunicazione di servizio: presidente ovviamente mi casa es tu casa, quindi sentiti libero di pubblicare anche i tuoi, sarebbe molto romantico.

    E infine il pannello superiore scoprì la sua vocazione, ovvero ho trovato come riempirlo



    C'erano una volta un pannello superiore e un pannello inferiore, i due inseparabili compagni da sempre spadroneggiavano sui desktop dello gnomo. Sembravano inseparabili, il loro completarsi a vicenda e il loro dividersi le faccende aveva un che di commovente. Poi però un bel giorno il pannello inferiore ha perso la sua utilità, vittima di monitor dai form factor sempre più bizzarri, 16:10 e poi 16:9, chissà dove arriveremo di questi passi. Tant'è, il pannello inferiore è andato a farsi benedire su molti desktop, compreso su Renato, che poi è il nome di battesimo del mio pc. Quello superiore sempre più tronfio ha continuato a far bella mostra di se, faccio tutto io, sono indispensabile io.

    Effettivamente almeno un pannello serve, mettetelo dove vi pare, ma serve. Solo che poi quei perfidi giovani che stanno dietro Gnome Do hanno presentato la loro Docky, che svolge molto bene un sacco di compiti tra cui quello della Windows List che intanto dal pannello inferiore si era trasferita ai piani alti. Togliendola dal piano superiore però quest'ultimo rimaneva completamente spoglio. Si è provato di tutto, ma non ci sono stati occhi curiosi e pesci saggi che hanno retto. Il pannello per quanto ancora indispensabile era leggermente ridondante nelle sue dimensioni. Fino a ieri, fino a quando ho trovato come riempirlo.

     

     

    Il suo compito sarà quello di mostrare la musica in riproduzione, compito tanto inutile quanto appagante, inoltre offrirà dei comodi comandi per controllare il lettore multimediale. Come tutto ciò? Grazie alla Music Applet, una comoda applet (ma va?) che fa quello che ho detto sopra. Come si fa ad avere questo portento di utilità? Ci sono tanti modi, tutti abbastanza controproducenti tranne uno che consiglio di tutto cuore. Il primo è quello di installarla con il semplice sudo apt-get install music-applet, ma lo sconsiglio perchè la versione presente in Intrepid è vecchietta e ad esempio con Banshee alle ultime versioni non funziona per niente, in compenso Jaunty offre la versione 2.5.0 che è la penultima uscita. L'altro metodo è quello di scaricarvi i file sorgente da qui e compilarvela, sconsigliatissimo, compilare fa male al fegato. A parte gli scherzi servono un bel po' di dipendenze soddisfatte e uno le soddisferebbe pure se non ci fosse un terzo metodo ottimale.

    E cioè prendervela già bella impacchettata da quei simaticoni di getdeb, lì trovate l'ultimissima versione, la 2.5.1 e siamo tutti felici. Insomma il vuoto cosmico che affliggeva il mio pannello superiore è riempito, non so quando me ne stancherò ma per ora mi diverto a cambiare canzoni giusto per vederle scorrere su di esso. Ovviamente la lettura di questo post è consigliata solo a chi non ha davvero niente di serio da fare nella sua vita.

     

     

    P.S.: Soltanto ora noto che il buon amico Mackos-Gnu oltre ad avermi suggerito di assumere Wanda aveva buttato lì anche la Music Applet, io l'ho trovata su uno screenshot beccato non so come, comunque grazie anche a lui, il post alla ricerca di un'idea intelligente sarebbe servito dunque, se solo non fossi un po' rincoglionito.

    giovedì 19 marzo 2009

    E alla fine sono arrivati anche i nuovi wallpaper e Gnome 2.26



    Lo avevo pronosticato ieri e oggi puntuali come le tasse sono arrivati, sto parlando dei wallpaper di Jaunty. Mi aspettavo qualcosa che si rifacesse di più ai toni scuri del tema Gdm, invece mi sono trovato davanti qualcosa definibile come classicamente ubuntesco. I nuovi temi per certi versi ricordano quelli delle primissime versioni, insomma niente di trascendentale. In ogni caso non mi sorprenderei se poi alla fine dovessero cambiare e questi si rivelerebbero soltanto un surplus. Comunque, per il momento ci sono questi due, il predefinito è quello più scuro. Da segnalare il piacevole effetto al cambio del tema, in pratica il salto non è brusco ma i due temi si danno il cambio sfumando l'uno nell'altro. Che ve ne pare?

    È importante segnalare che da oggi in Jaunty è anche presente Gnome 2.26 in versione stabile, tanti saluti quindi alla 2.25. Impressionante la puntualità di Gnome nelle sue uscite e di Ubuntu nell'inclusione nelle sue distribuzioni. Ma è giusto che sia così, se bisogna scovare qualche magagna è bene che si inizi a stressare un po' lo gnomo già da subito. Anche se dubito che siano rimasti clamorosi bug, come al solito sarà una roccia.

    Ubuntu Jaunty Jackalope Wallpaper Default

    Ubuntu Jaunty Jackalope Wallpaper Alternate

    mercoledì 18 marzo 2009

    In vista di Jaunty Jackalope anche Usplash si rifà il trucco




    Piano Piano prende forma Jaunty Jackalope, la 9.04 di Ubuntu in uscita a a fine aprile. Gli aggiornamenti di oggi hanno portato il nuovo Usplash (qui una guidina per smaneggiare un po' con questi splash screen), roba che andrebbe scritta sui giornali visto che non lo cambiavano da un bel po'. Che dire? Ok, è vero che non sono queste le cose che contano e che ci sono da risolvere tante altre cose, ma l'occhio vuole la sua parte e a volte anche un piccolo dettaglio può fare la differenza. Dopo il nuovo tema Gdm ci voleva una novità anche per ciò che lo precede. Lo dico subito, a me piace, la barra di caricamento è più sottile, il colore sfuma mano mano che si va avanti, lo stesso loghino di Ubuntu rimpicciolito è molto più carino, insomma con poco sforzo sono riusciti a ottenere un buon risultato in attesa di Plymouth ad ottobre.

     

    Ah, facendo poi riferimento al post in cui parlavo del tema Gdm, secondo me è sempre più probabile che il tema Dust sarà il predefinito della 9.04 visto che da qualche giorno è entrato a far parte della selezione dei pacchetti predefiniti. Insieme a lui c'è anche la variante Dust Sand, più metallico, e New Wave, un altro tema scuro niente male. Alla prossima, sarà il wallpaper?

    martedì 17 marzo 2009

    Logout sound su Ubuntu: mai più senza



    Almeno per me, perchè accidenti alla mia testa questa soluzione già l'avevo trovata tempo fa qui ma ovviamente, facendo affidamento sulle mie capacità mnemoniche, avevo deciso di non segnarmelo per bene. Mi ero detto: sicuramente basterà la riga commentata in sources.list, e invece no che non bastava, perchè oltre all'installazione di alcuni pacchetti serviva anche modificare un file.

    Il pacchetto sventurato in questione è il libcanberra, fermo su intrepid alla versione 0.6, che causa il cattivo funzionamento dei suoni di sistema. Quello che dobbiamo fare è aggiornarlo alla versione 0.10 prelevandola furbescamente da un bel repository ppa. Due rapidi comandi per fare tutto da terminale senza perdere troppo tempo e sfruttando le moderne caratteristiche dei pc come il copia/incolla

    sudo gedit /etc/apt/sources.list

     

     

    Inseriamo il nuovo repository aggiungendo un paio di linee del tipo

    # Repository per risolvere il problema dei suoni
    deb http://ppa.launchpad.net/gkulyk/ubuntu intrepid main
    deb-src http://ppa.launchpad.net/gkulyk/ubuntu intrepid main

     

    Lo autentichiamo con questo comando

    sudo apt-key adv --recv-keys --keyserver keyserver.ubuntu.com f6665222f9b3053d7a89d3f6dbf1ca1622460e60

     

    Ovviamente ci sarà da aggiornare il tutto con sudo apt-get update.

    Vi compariranno alcuni aggiornamenti, fateli tutti, anche perchè tra le altre cose il buon Gert Kulyk ci offre anche una versione aggiornata, soprattutto stilisticamente, della fast-user-switch-applet, quella che da Intrepid in poi troviamo in alto a sinistra per spegnere, riavviare e settare gli stati di Pidgin. Insomma, installate questi aggiornamenti che servono.

    Ora i suoni funzionano, andateveli ad attivare in Sistema/Preferenze/Suoni. Tuttavia per far funzionare anche la musichetta in uscita, che poverina non ha potuto godere della stessa fortuna dei tamburi del login e di quella cosa molto africana all'ingresso, c'è da modificare un file che opportunamente apriamo

    sudo gedit /etc/gdm/PostSession/Default

     

    Nell'ultima riga trovate scritto exit 0, bene prima di questa riga aggiungeteci questa

    /usr/bin/canberra-gtk-play --id="desktop-logout"

     

     

    Finito, ora spegnete il computer con la vostra nuova bella applet lì in alto a destra ed emozionatevi a sentire un suono nuovo che probabilmente non avevate nemmeno pensato esistesse.

    venerdì 13 marzo 2009

    Facciamo sentire a casa le applicazioni Qt4 con QGtkStyle



    Le simpatiche applicazioni in Qt4 non è si trovino molto a proprio agio con lo gnomo, questo è appurato, per fortuna da oggi possiamo aiutarle a sentirsi meno spaesate grazie a QGtkStyle, lo stile sviluppato direttamente da Trolltech. Fino ad ora ci siamo dovuti accontentare di QCleanlooks ma i problemi comunque restavano. C'è da dire che questo nuovo strumento funziona soltanto con le applicazioni in Qt4 e non con quelle in Qt3, quindi per esempio Amarok per il momento resta così com'è. QGtkStyle sfrutta direttamente il motore del tema Gtk+ questo fa si che le applicazioni siano ben integrate nel nostro ambiente così come succede per Windows e MacOS.

    Installarlo è più o meno semplice, diciamo che bisogna compilare e risolvere qualche dipendenza, con un po' di culo e un minimo di pazienza ci si riesce. D'altra parte se ce l'ho fatta io ce la potete farcela anche voi. Prima cosa vi dovete installare Subversion da Synaptic o con il semplice sudo apt-get install subversion, dopo di che vediamo di installare quello che serve per la compilazione. Per far si che tutto funziona dicono che servano le librerie Qt 4.4, ma anche le 4.3 vanno benissimo, con la versione 3.x scordatevi che funzioni quindi bisogna aggiornarle, diamo in serie questi due comandi

    sudo apt-get purge qt3-dev-tools
    sudo apt-get install libgtk2.0-dev qt4-dev-tools

    Per controllare che tutto sia in ordine vedete che versione vi trovate installata con qmake -v e accertatevi che vi esca scritto qualcosa come Using Qt version 4.4.3 in /usr/lib, ora siamo pronti per l'installazione.

     

     

    Tutto si risolve con tre comandini in croce, almeno a me sono bastati, quindi credo non ci dovrebbero essere problemi per nessuno

    svn co svn://labs.trolltech.com/svn/styles/gtkstyle
    cd gtkstyle
    qmake && make

    Adesso non resta altro che lanciare qtconfig e scegliere GTK come stile. Tutto funziona a meraviglia a parte che con alcuni temi, tipo Dust o Shiki Colors, i menu non prendono il colore giusto, ma il bug è stato segnalato e si spera sarà risolto. Un'ultima cosa riguarda Skype, il simpatico programma forza l'uso di Cleanlooks, quindi per dirgli di usare GTK lo dovete lanciare con skype --disable-cleanlooks. Nient'altro, divertitevi e se avete problemi provate a chiedere nei commenti che forse vi riesco anche ad aiutare.

    venerdì 6 marzo 2009

    Ma questa Dockbar non è proprio male



    Sempre alla ricerca di qualcosa che potesse riempire il mio pannello in Gnome mi sono imbattutto in questa applet molto carina. Si, si, lo so, evitiamo di fare i sapientoni, somiglia molto alla funzionalità della nuova barra di Windows 7, pazienza. L'applet in questione non fa altro che comprimere la normale "Window List" e rendere disponibili le varie operazioni con delle operazioni di clic di mouse. Per provare voi stesso questo aggeggino non dovete far altro che andarvelo a scaricare sulla pagina di Gnome Look. Attualmente il creatore, un russo di nome Aleksey, ha reso disponibile la versione 0.13 ma grazie a Matias Sars c'è anche una versione modificata che aggiunge i lanciatori, ed è a questa che mi riferirò quando vi parlerò delle funzionalità.

    Parlavamo di semplici clic con il mouse, facciamo qualche esempio. Prima di tutto c'è da distinguere tra i clic sulla singola finestra e i clic sui gruppi di finestre, partiamo dal primo caso. Il clic sinistro massimizza e minimizza, quello destro blocca la finestra in posizione minimizzata, quello centrale la chiude e in più c'è la funzionalità dello scrolling che altro non fa che far scorrere la finestra in questione a tendina. Quando invece andiamo ad agire sui gruppi di finestre il tasto sinistro agisce come in precedenza ma su tutte le finestre ad eccezione di quelle eventualmente "locked", il tasto destro (nella versione modded) apre un menu contestuale che permette di agire sul gruppo di finestre per esempio per chiuderle, il tasto centrale chiude tutto il gruppo in caso di doppio clic, lo scrolling, in questo caso, non serve a una cippa.

     

     

    Parlavo di questa fantomatica versione modificata con la funzionalità dei lanciatori aggiunti, vediamo come funziona. Non c'è niente di strano, per aggiungere un launcher basta trascinare dal menu di Gnome quello che vogliamo sulle icone già esistenti nella Dockbar. Ci verrà poi chiesto di impostare la Class Name del lanciatore, l'ideale, come suggerisce lo stesso Matias è aggiungere un lanciatore quando il programma da aggiungere è già in esecuzione, in quel modo la classe la troviamo nel menu a tendina. Per esempio nel caso di Firefox sarà "Firefox", nel caso di Epiphany sarà "Web browser", il terminale avrà invece "Terminal" e così via. Per rimuovere i lanciatori basta il clic destro e poi "Remove Launcher".

     

     

    C'è da dire che ci sono ancora molte cose da migliorare, ad esempio il menu contestuale che appare con il clic destro sull'icona di gruppo si sovrappone, questa cosa merita il grasetto, a quello che compare quando si passa il cursore sull'icona in questione (Update: segnalato il problema con un commento, presto risolto dal buon Sars). Lo stile deve migliorare, per esempio le finestrelle che si aprono passando il mouse sugli elemementi della dockbar sono molto spartane. Io ho modificato il bordo rendendolo di un pixel invece dei tre di default ma sarebbe bello se tutto avesse un aspetto più moderno, per dire, come le voci che si aprono con il clic destro su Docky. Ma c'è tempo, il nostro amico dalla grande madre Russia aggiorna molto spesso la sua creazione e richiedere migliorie con un commento su Gnome Look potrebbe essere utile. Manca, allo stato attuale, un bel menu di configurazione ma aspettiamo con fiducia. Buon divertimento e se vi piace fatemelo sapere.

    martedì 3 marzo 2009

    Quasi quasi mollo Compiz, magari fra un po'



    E si, ci stavo pensando proprio oggi o ieri al massimo, che io quasi quasi accantono Compiz. Uno può dire ma come Compiz è figo, fa venire invidia a chi ti guarda mentre usi il computer, ti aiuta a fare all'amore. Vero, tutto vero (!), però è pure vero che uno ogni tanto si vuole fare anche una semplice birra e mettere da parte per un po' tutte queste ansie da prestazione. Che uno per piacere pure ci deve lavorare, deve fare delle rinunce.

    Ora a parte i discorsi metaforici la verità è che Compiz è figo ma spesso fa girare anche un bel po' le scatole. Esempio numero uno, quotidianamente uso Matlab e Matlab con Compiz proprio non ci va d'accordo. Le cose sono migliorate rispetto al passato grazie alle nuove versioni di entrambi, ma comunque non è che tutto vada alla perfezione, il risultato è che alla fine ti scocci, vai sulla Fusion Icon e vai di Metacity. Esempio numero due, tutto contento ho comprato World of Goo, lo faccio partire e come lo avvio mi va di crash, allora vai ancora sulla Fusion Icon e di nuovo vai di Metacity.

     

     

    Che poi il Compositing ce l'ha anche Metacity, Gnome Do con Docky funziona alla perfezione, ci sono le ombraggiature delle finestre e le trasparenze, a volte mi dimentico che c'ho su Metacity e devo controllare provando a vedere se le finestre sono tremolanti. In fondo per abbandonare Compiz mi basterebbero due cose: Wobbly Windows e Scale, sono gli unici due plugin a cui non vorrei rinunciare. Capisco che il primo dei due è davvero una stronzata, però mi rilassa e vedere le finestre ingessate mi stressa. Il secondo è comodo, soprattutto quando si lavora con molte finestre.

    Per le finestre tremolanti pare non ci sia niente da fare, per quanto riguarda invece Scale un po' di idee in giro c'erano ma sembra che ormai tutto taccia. Sono da segnalare due progetti, Expocity e Skippy, ma entrambi non sembrano più essere in vita. Il secondo era anche nei repository di Ubuntu in passato ma ora si è persa ogni traccia. Che poi implementare una cosa del genere in Metacity non sarebbe nemmeno tanto difficile, almeno a sentire quello che dice Andrea "Cimi" Cimitan in un bug segnalato nel Bugzilla di Gnome. Ora io aspetto e speriamo che prima o poi qualcosa cambi in un senso o nell'altro.

     

     

    A me Compiz non dispiace, non mi disturba ma mi crea alcuni problemi che alla lunga mi portano a bestemmiare qualche divinità, d'altra parte in Metacity mi mancherebbero quelle due cazzatelle senza le quali alla lunga mi sento depresso e sconsolato. Quindi per ora non mollo Compiz ma nemmeno Metacity, mi divido, un po' con uno e un po' con l'altro, sperando che nessuno si ingelosisca.

    giovedì 26 febbraio 2009

    È arrivato il piccolo Dell da 10''!



    Lo aspettavo da tempo, magari non solo io, ma finalmente è arrivato. Da oggi è possibile acquistare sulle pagine di Dell Italia il nuovo Inspiron Mini 10. Per il momento è disponibile solo la versione con Windows Xp ma presto, almeno spero, ci sarà anche quella con Ubuntu. Il prezzo di questo piccolo gioiellino è di 379 euro, la versione con Linux costerà le solite 50 euro in meno, se alla Dell seguiranno la politica adottata per gli altri due della serie Inspiron Mini (9 e 12).

    Che dire? Non mi dilungo neanche con specifiche e amenità varie. L'unica cosa che posso affermare è che credo di farlo mio nel minor tempo possibile, si tratta di aspettare che esca la versione pinguinata, che di pagare un'altra licenza Microsoft senza utilizzarla non mi va troppo. Se poi qualcuno dovesse pensare che fa schifo, che non ne vale la pena, può perdere qualche secondo a segnalarmi la sua alternativa. Sono sempre ben accetti i consigli.

    martedì 24 febbraio 2009

    Su Jaunty appare il nuovo tema gdm



    Aggiornando con tanta pazienza la mia Jaunty fin da quanto sono spuntati i repository ecco che oggi mi trovo davanti questa nuova schermata di login. Che dire, a me piace pure anche se magari non è certo una cosa dell'altro mondo. Però è scura ed è diversa dalle altre, ciò lascia intuire che sicuramente ci sarà qualche cambiamento anche nel tema. Qualcosa mi dice che si opterà per il tanto acclamato Dust che sta continuamente ricevendo ritocchini, piallatine e verniciatine.

     

     

    A questo punto non guasterebbe una bella svecchiata al tema di icone, non ci sarebbe nemmeno da lavorare troppo, le Gnome Colors sono più che mature e sono molto aderenti allo stile dello gnomo pur risultando un pochino più moderne e raffinate. Bene, aspetto con moderata ansia ciò che verrà fra un po', sempre sperando che funzioni bene anche quello che c'è sotto.

    sabato 21 febbraio 2009

    Arriverà un koala!



    Mark Shuttleworth ha annunciato oggi in mailing list quello che sarà l'erede di Jaunty Jackalope, in uscita ad aprile. Per la versione di ottobre l'animale prescelto, con poca fantasia a dire il vero, sarà il Koala, karmico per l'occasione.
    Tra gli obbiettivi di questa release ci sono più o meno sempre i soliti capisaldi che non si capisce perchè non finiscono mai nella versione in uscita imminente. Nello specifico ci sarà un cambio di look con addirittura la possibilità di abbandonare il marroncino. Ma non si era detto che già con Jaunty si sarebbe avuto qualcosa di questo tipo? Inoltre viene promessa una maggiore velocità di avvio con l'abbandono di Usplash in favore di Plymouth. Il volenteroso Mark promette una schermata di boot moderna e scintillante con l'unica pecca che non si avrò tanto tempo per ammirarla vista la velocità di avvio.

    Boh, vedremo vedremo, io mi accontenterei anche di una versione bella stabile come lo era Hardy, almeno per me ovviamente. Se poi ci saranno altre migliorie non è che ce ne lamenteremo, ma ormai si fa fatica a crederci visto la frequenza con la quale le svolte epocali sono state sempre annunciate. Buon lavoro al team di Ubuntu e per tutti gli interessati Mark vi invita ad andare a Barcellona tra il 25 e il 29 maggio per partecipare al Ubuntu Developer Summit in occasione del quale verrà presentato il koalino.

    Ah, per l'appunto, Ubuntu 9.10 si chiamerà Karmic Koala.

    venerdì 13 febbraio 2009

    Cuba usa Linux, alla faccia dell'embargo



    Aggiornamento: sul blog "Diario di Bordo" hanno segnalato il link per scaricare Nova Baire, se tante volte avete voglia di dare un'occhiata questo è l'indirizzo.

    I computer domestici, quelli che ognuno può tenere nella sua casina, i pc nel vero senso della parola personal, sono arrivati a Cuba soltanto da un anno. Prima, come tutti sappiamo erano vietati insieme a tante altre cose, ora invece il regime si sta ammorbindendo e le persone riescono ad avere qualcosa in più. Comunque non voglio parlare di Cuba, della sua situazione politica o che altro, se siete interessati a questo argomento vi consiglio di seguire il blog di Yoani Sanchez, Generacion Y.

    Qui si parla di Linux e di software libero, la notizia è che il sistema operativo ufficiale di Cuba è appunto Linux. E' stata infatti creata una distribuzione ad hoc, il suo nome è Nova Baire da una battaglia vinta dai cubani nel 1895 con la quale guadagnarono l'indipendenza dalla Spagna. La distribuzione è stata sviluppata nel 2007 ma annunciata ufficialmente solo in questi giorni. E' basata su Gentoo e come DE usa Gnome, di più non si sa. Però dopo il salto potete vedere un bel video da Youtube.

     

     

    Per il momento gira sul 20% dei computer dell'isola ma Hector Rodriguez della facoltà di Scienze dell'Informazione dell'università de L'Havana fa sapere che l'intenzione è quella di preinstallarla sui pc nuovi, l'obbiettivo dichiarato è quello di farla girare su almeno la meta di tutti i computer dell'isola. La nascita di questa distribuzione è dovuta soprattutto alle difficoltà nel poter avere Windows a causa dell'embargo (anche in Italia voglio l'embargo per Windows) ma anche al sospetto che nel sistema operativo del nemico ci possa essere qualche trucchetto per spiare i cubani. Hasta el pinguino, siempre.

     

     

     

    martedì 10 febbraio 2009

    Accidenti a usplash e alle cose che non ricordo mai



    Ecco questo è il tipico post che scrivo semplicemente per appuntare alcuni comandi che non ricordo mai. Sono quelli che si usano quando si deve mettere mano allo splash screen, magari per risolvere anche problemi di risoluzione e roba così. Una buona utility per gestire questa cosa è startupmanager (sudo apt-get install startupmanager), comoda anche per ritoccare qualcosina a Grub come il numero di kernel da mostrare al boot. Il problema nasce però quando si ha un display widescreen, in quanto non è supportato e quindi bisogna andare a smaneggiare un po'.

    In generale ammettiamo di avere un file del tipo chebellosplashscreen.so, di quelli che se ne trovano a bizzeffe su Gnome-Look. Per prima cosa con Startup Manager si seleziona il tema desiderato. Poi servirà installare una cosina veloce veloce e cioè

    sudo apt-get install hwinfo

    Quindi la utilizziamo questa cosina veloce veloce, nel terminale diamo il seguente comando

    sudo hwinfo --framebuffer

     

     

    Il risultato sarà qualcosa del genere

    skalka@Renato:~$ sudo hwinfo --framebuffer
    02: None 00.0: 11001 VESA Framebuffer
    [Created at bios.450]
    Unique ID: rdCR.7ayFuy4p6eE
    Hardware Class: framebuffer
    Model: "NVIDIA G86 Board - e415h01 "
    Vendor: "NVIDIA Corporation"
    Device: "G86 Board - e415h01 "
    SubVendor: "NVIDIA"
    SubDevice:
    Revision: "Chip Rev"
    Memory Size: 14 MB
    Memory Range: 0xcd000000-0xcddfffff (rw)
    Mode 0x0300: 640x400 (+640), 8 bits
    Mode 0x0301: 640x480 (+640), 8 bits
    Mode 0x0303: 800x600 (+800), 8 bits
    Mode 0x0305: 1024x768 (+1024), 8 bits
    Mode 0x0307: 1280x1024 (+1280), 8 bits
    Mode 0x030e: 320x200 (+640), 16 bits
    Mode 0x030f: 320x200 (+1280), 24 bits
    Mode 0x0311: 640x480 (+1280), 16 bits
    Mode 0x0312: 640x480 (+2560), 24 bits
    Mode 0x0314: 800x600 (+1600), 16 bits
    Mode 0x0315: 800x600 (+3200), 24 bits
    Mode 0x0317: 1024x768 (+2048), 16 bits
    Mode 0x0318: 1024x768 (+4096), 24 bits
    Mode 0x031a: 1280x1024 (+2560), 16 bits
    Mode 0x031b: 1280x1024 (+5120), 24 bits
    bla bla bla...
    Config Status: cfg=new, avail=yes, need=no, active=unknown

    Scegliete la riga che fa al caso vostro, in pratica quella che fa riferimento alla risoluzione che utilizzate a 24 bit. Per esempio se la vostra risoluzione dovesse essere 1280x1024, segnatevi da qualche parte la stringa 0x031b. Andiamo al passaggio successivo e cioè andiamo a editare il menu.lst di grub, digitiamo

    sudo gedit /boot/grub/menu.lst

    Da qualche parte dovreste trovare questa riga

    # defoptions=quiet splash

    Fatela diventare così

    # defoptions=quiet splash vga=0x031b

     

     

    Ora non resta che andare a cambiare la risoluzione anche in /etc/usplash.conf,infine diamo un bel

    sudo dpkg-reconfigure usplash

    Questo è tutto, al prossimo riavvio lo splash screen sarà scintillante come non mai. Vediamo se lo dimentico più come si fa.

    venerdì 30 gennaio 2009

    Cercasi idea intelligente



    Di Docky abbiamo parlato giusto? Ora però sono alcuni giorni che ho un problema e cioè il pannello in alto mi si è spopolato (come si vede nella foto), avendo tolto la barra delle applicazioni. Sono alla disperata ricerca di un'idea per trovargli una qualche funzionalità a quello spazio vuoto. Ho provato a non estenderlo, ma mi piangeva il cuore a vedere lo spreco di pixel ai lati. Poi ho provato a metterlo a scomparsa, ma mi sembrava una cazzata e non avere sempre le cose sotto gli occhi mi da anche fastidio. Al che ho detto ora lo riempio di applet, ma alla fine le uniche che hanno un senso sono quelle che monitorano la rete e compagnia bella.

    Ho provato a usare Gnome Global Menu ma, a parte che non mi funziona, se pure mi funzionasse trovo assolutamente cervellotica la soluzione alla MacOs, diciamo che secondo il mio personale gusto non è affatto usabile. Allora ho detto rimettiamo il menu di gnome vecchia maniera, quello con le tre voci. Niente, ormai non mi ci trovo più, sono abituato a quello compresso. E allora la domanda sorge abbastanza spontanea: che ci metto in quello spazio vuoto? C'è qualcosa che possa renderlo utile e allo stesso tempo bello? Allora ho pensato di chiedere a chi per caso passa di qui.

     

     

    Magari c'è qualche simpatica applicazione che non conosco, magari ci sono soluzioni fantastiche pronte a venirmi incontro. Che diavolo, ci sarà pure qualcosa da mettere in quel pannello così triste e solitario. Aiutatemi a renderlo di nuovo vivace e rumoroso come un bar di Tallin.

    giovedì 29 gennaio 2009

    Gnome Do da due giri a tutti



    Come dice il titolo: Gnome Do è assolutamente avanti. Io sono abituato a smaneggiare un bel po' con il mio smpatico gnomo alla ricerca del compromesso perfetto. Cambio temi, colori, icone, aggiungo e rimuovo pannelli. Così mi sono mezzo emozionato quando AWN si è presentata al mondo, solo che poi dopo un po' di pazziella iniziale non mi rendeva più comodo l'uso quotidiano del pc.

    Poi un bel giorno ti scopro Gnome Do e resto folgorato, nemmeno un'ora mi è servita per abituarmi e per capire che da quel momento in poi avrei potuto fare a meno di dock, launcher e compagnia bella. Per chi non lo sapesse Gnome Do è una simpatica applicazione che ti permette di fare una marea di cose semplicemente digitando poche lettere dalla tastiera. Tecnicamente se uno vuole fare l'estremo non ha bisogno nemmeno di aprire il File Manager o di usare il menu.

     

     

    Poi questi smart di Gnome Do che ti fanno? Decidono che la loro creatura può anche diventare una dock, in pratica montano una bella interfaccia a Gnome Do e in un solo colpo, secondo il mio personalissimo parere, danno due giri a chi la benedetta dock la sta provando a fare da tempo, vedi Cairo e AWN appunto. La cosa bella è che Docky, così si chiama il tema per trasformare Gnome Do, non scimmiotta per niente la più famosa barra del Mac, semplicemente la reinventa.

    In poche parole mi sono ritrovato a togliere anche la barra delle applicazioni dal pannello in alto, tanto è stato il feeling provato con questa cosetta. Ora se la volete provare anche voi è necessario aggiungere il repository del ramo testing per la precisione nel vostro sources.list dovete incollare

     

    deb http://ppa.launchpad.net/do-testers/ppa/ubuntu intrepid main

     

    Un'altra cosa importante da fare è quella di aggiornare Mono alla versione 2, si proprio il maligno Mono è il linguaggio scelto per scrivere il famigerato. Tornando a noi, aggiungete anche questa riga

     

    deb http://ppa.launchpad.net/firerabbit/ubuntu intrepid main

     

     

     

    Ora tutto vi funzionerà alla grande, l'unica cosa da fare è andare nelle preferenze e selezionare nella tab Appearance il tema Docky. Abilitate un po' di plugin a casaccio a seconda delle vostre necessità e divertitevi. Se tutto il marchingegno vi va a scatti andate di bottone destro sulla prima icona con la rotella su sfondo viola e deselezionate l'opzione dello zoom. Se proprio non riuscite a fare a meno dello zoom, sappiate che molto probabilmente il problema è della versione 177 dei driver nvdia, aprite il Synaptic e installate i 180 che sono già presenti anche per Intrepid. Ah, cosa importante, è necessario avere attivo il compositing, quindi Compiz. Ma anche i meno fortunati possono divertirsi perchè anche il compositing di Metacity permette di utilizzare Docky in maniera più che soddisfacente. Per attivarlo: alt+f2 -> gconf-editor -> Apps -> Metacity -> General e mettete una bella spunta accanto alla voce "compositing_manager". Buono così, ora divertitevi con questa bella cosa fighettina ma allo stesso tempo utile davvero.

    Per farvi un'idea potete gustarvi questo splendido video di Docky che gira sul mio Renato, il video fa schifo ma la canzone in sottofondo è carina. D'altra parte sto vedendo di capire come far funzionare al meglio recordmydektop, poi quando lo capisco vi spiego come ho fatto. Se qualcuno che legge lo ha già capito e me lo spiega, meglio ancora. Per guardarlo in alta definizione andate direttamente su vim-ee-oh!


    Gnome Do Show from Cesare Rinaldi on Vimeo.