giovedì 26 marzo 2009

Last.fm diventa a pagamento? Chissà perché sento puzza di pesce (d'Aprile)



 

La notizia del cambiamento di politica di Last.fm ha fatto il giro del web (qui e qui per esempio, solo per citare le fonti che leggo abitualmente), troppo ghiotta per non parlarne. Orde di fan disperati hanno iniziato a invocare la carta universale dei diritti dell'uomo, il diritto del gratis è uno dei più importanti e riconosciuti. Perché inglesi, americani e tedeschi lo possono avere e noi no? Effettivamente è una gran bella ingiustizia, tecnicamente potrebbe anche intervenire la comunità europea, perché hey, noi siamo l'Europa, non è che puoi dare una cosa ai californiani e non a quei bifolchi dei texani. E allora voi che fate il 30 marzo, giorno di fine delle trasmissioni in chiaro di Last.fm?

Io continuerò ad ascoltarla come ho sempre fatto e, no, non sono un fortunato abitante della bassa Sassonia, vivo nella dolce e soleggiata Toscana. Come farò? Semplicemente come ho fatto fino ad oggi, perchè, aprite bene le orecchie, Last.fm non chiuderà le sue porte a noi poveracci, continuerà a essere la stessa cosa di sempre. Voi vi chiederete come mai sono impazzito, che ne so io di queste cose. In effetti non lo so, faccio solo dei miei ragionamenti e questi ragionamenti mi portano a pensare che siamo di fronte ad un simpatico scherzo altresì noto come "Pesce d'Aprile".

 

 

Vediamo quali sono gli elementi che mi portano a credere a questa tesi. Il primo è quello legato alla tempistica, una cosa che riguarda così tanti utenti non la puoi annunciare con meno di una settimana di anticipo, è praticamente assurdo. Il secondo elemento che mi fa storcere il naso è il numero 3, ce ne sono troppi per non puzzare. Diamo una letturina al post apparso sul blog aziendale e vediamo quanti ne incontriamo:

  • Last.fm Radio will soon require a subscription of €3.00 per month;
  • There will be a 30 track free trial;
  • We appreciate the support we get from the 30 million people who use Last.fm every month;
  • We are currently planning to switch to subscription radio outside the US, UK and Germany on Monday, March 30;
  • In the United States, United Kingdom and Germany, nothing will change.

 

Sono tanti non è vero? Questa ossessione per il 3 mi ricorda tanto il grandissimo Justinge3 su youtube, se non lo conoscete dovete, quindi seguite il link. Ci sono anche poi alcune legittime domande. Perché chiudere il 30 e non il 31? Si è vero è lunedì ma è anche vero che manca un giorno alla chiusura del mese. Però in caso fosse una burla uno chiude il 30, così ha tutto il tempo di seminare il panico e poi uscirsene il primo di Aprile con la cosa che era tutto uno scherzo. Oh, poi magari questi chiudono davvero e noi ci attacchiamo, perchè parliamoci chiaro un servizio come il loro non c'è. Pandora ha chiuso da tempo, Spotify da noi non se ne parla, Deezer lasciamolo stare dov'è che è una vera porcheria. Per fortuna sarà ancora possibile usare gratuitamente la funzione dello scrobbling che sembra utile resta.

 

 

Questo è quanto, spero di non sbagliarmi, che se c'ho preso sono stato perspicace. Se non c'ho preso, fa niente, sognare che sia solo un brutto sogno per una settimana non è male, da lunedì sicuramente inizieranno a spuntare fuori le alternative.

martedì 24 marzo 2009

Nuova sezione: arriva my desktop!



Questa è una segnalazione veloce veloce, senza nemmeno bisogno dei ricchi introiti della pubblicità. Ho aggiunto una nuova sezione là in alto, si chiama "my desktop", come dice il nome stesso lì pubblicherò degli screenshot del mio desktop ogni qualvolta si vengano a presentare modifiche importanti. Per dire se sulla scrivania c'è la cartellina provvisoria con il porno non è che aggiorno lo screenshot. Questa cosa mi è venuta prendendo spunto dal famoso topic del forum ufficiale di Ubuntu dove appunto gli utenti presentano le loro configurazioni. Sotto ogni screenshot ci sono anche alcune note sul materiale usato, giusto in caso a qualcuno venga voglia di prendere spunto.

Comunicazione di servizio: presidente ovviamente mi casa es tu casa, quindi sentiti libero di pubblicare anche i tuoi, sarebbe molto romantico.

E infine il pannello superiore scoprì la sua vocazione, ovvero ho trovato come riempirlo



C'erano una volta un pannello superiore e un pannello inferiore, i due inseparabili compagni da sempre spadroneggiavano sui desktop dello gnomo. Sembravano inseparabili, il loro completarsi a vicenda e il loro dividersi le faccende aveva un che di commovente. Poi però un bel giorno il pannello inferiore ha perso la sua utilità, vittima di monitor dai form factor sempre più bizzarri, 16:10 e poi 16:9, chissà dove arriveremo di questi passi. Tant'è, il pannello inferiore è andato a farsi benedire su molti desktop, compreso su Renato, che poi è il nome di battesimo del mio pc. Quello superiore sempre più tronfio ha continuato a far bella mostra di se, faccio tutto io, sono indispensabile io.

Effettivamente almeno un pannello serve, mettetelo dove vi pare, ma serve. Solo che poi quei perfidi giovani che stanno dietro Gnome Do hanno presentato la loro Docky, che svolge molto bene un sacco di compiti tra cui quello della Windows List che intanto dal pannello inferiore si era trasferita ai piani alti. Togliendola dal piano superiore però quest'ultimo rimaneva completamente spoglio. Si è provato di tutto, ma non ci sono stati occhi curiosi e pesci saggi che hanno retto. Il pannello per quanto ancora indispensabile era leggermente ridondante nelle sue dimensioni. Fino a ieri, fino a quando ho trovato come riempirlo.

 

 

Il suo compito sarà quello di mostrare la musica in riproduzione, compito tanto inutile quanto appagante, inoltre offrirà dei comodi comandi per controllare il lettore multimediale. Come tutto ciò? Grazie alla Music Applet, una comoda applet (ma va?) che fa quello che ho detto sopra. Come si fa ad avere questo portento di utilità? Ci sono tanti modi, tutti abbastanza controproducenti tranne uno che consiglio di tutto cuore. Il primo è quello di installarla con il semplice sudo apt-get install music-applet, ma lo sconsiglio perchè la versione presente in Intrepid è vecchietta e ad esempio con Banshee alle ultime versioni non funziona per niente, in compenso Jaunty offre la versione 2.5.0 che è la penultima uscita. L'altro metodo è quello di scaricarvi i file sorgente da qui e compilarvela, sconsigliatissimo, compilare fa male al fegato. A parte gli scherzi servono un bel po' di dipendenze soddisfatte e uno le soddisferebbe pure se non ci fosse un terzo metodo ottimale.

E cioè prendervela già bella impacchettata da quei simaticoni di getdeb, lì trovate l'ultimissima versione, la 2.5.1 e siamo tutti felici. Insomma il vuoto cosmico che affliggeva il mio pannello superiore è riempito, non so quando me ne stancherò ma per ora mi diverto a cambiare canzoni giusto per vederle scorrere su di esso. Ovviamente la lettura di questo post è consigliata solo a chi non ha davvero niente di serio da fare nella sua vita.

 

 

P.S.: Soltanto ora noto che il buon amico Mackos-Gnu oltre ad avermi suggerito di assumere Wanda aveva buttato lì anche la Music Applet, io l'ho trovata su uno screenshot beccato non so come, comunque grazie anche a lui, il post alla ricerca di un'idea intelligente sarebbe servito dunque, se solo non fossi un po' rincoglionito.

giovedì 19 marzo 2009

E alla fine sono arrivati anche i nuovi wallpaper e Gnome 2.26



Lo avevo pronosticato ieri e oggi puntuali come le tasse sono arrivati, sto parlando dei wallpaper di Jaunty. Mi aspettavo qualcosa che si rifacesse di più ai toni scuri del tema Gdm, invece mi sono trovato davanti qualcosa definibile come classicamente ubuntesco. I nuovi temi per certi versi ricordano quelli delle primissime versioni, insomma niente di trascendentale. In ogni caso non mi sorprenderei se poi alla fine dovessero cambiare e questi si rivelerebbero soltanto un surplus. Comunque, per il momento ci sono questi due, il predefinito è quello più scuro. Da segnalare il piacevole effetto al cambio del tema, in pratica il salto non è brusco ma i due temi si danno il cambio sfumando l'uno nell'altro. Che ve ne pare?

È importante segnalare che da oggi in Jaunty è anche presente Gnome 2.26 in versione stabile, tanti saluti quindi alla 2.25. Impressionante la puntualità di Gnome nelle sue uscite e di Ubuntu nell'inclusione nelle sue distribuzioni. Ma è giusto che sia così, se bisogna scovare qualche magagna è bene che si inizi a stressare un po' lo gnomo già da subito. Anche se dubito che siano rimasti clamorosi bug, come al solito sarà una roccia.

Ubuntu Jaunty Jackalope Wallpaper Default

Ubuntu Jaunty Jackalope Wallpaper Alternate

mercoledì 18 marzo 2009

In vista di Jaunty Jackalope anche Usplash si rifà il trucco




Piano Piano prende forma Jaunty Jackalope, la 9.04 di Ubuntu in uscita a a fine aprile. Gli aggiornamenti di oggi hanno portato il nuovo Usplash (qui una guidina per smaneggiare un po' con questi splash screen), roba che andrebbe scritta sui giornali visto che non lo cambiavano da un bel po'. Che dire? Ok, è vero che non sono queste le cose che contano e che ci sono da risolvere tante altre cose, ma l'occhio vuole la sua parte e a volte anche un piccolo dettaglio può fare la differenza. Dopo il nuovo tema Gdm ci voleva una novità anche per ciò che lo precede. Lo dico subito, a me piace, la barra di caricamento è più sottile, il colore sfuma mano mano che si va avanti, lo stesso loghino di Ubuntu rimpicciolito è molto più carino, insomma con poco sforzo sono riusciti a ottenere un buon risultato in attesa di Plymouth ad ottobre.

 

Ah, facendo poi riferimento al post in cui parlavo del tema Gdm, secondo me è sempre più probabile che il tema Dust sarà il predefinito della 9.04 visto che da qualche giorno è entrato a far parte della selezione dei pacchetti predefiniti. Insieme a lui c'è anche la variante Dust Sand, più metallico, e New Wave, un altro tema scuro niente male. Alla prossima, sarà il wallpaper?

martedì 17 marzo 2009

Logout sound su Ubuntu: mai più senza



Almeno per me, perchè accidenti alla mia testa questa soluzione già l'avevo trovata tempo fa qui ma ovviamente, facendo affidamento sulle mie capacità mnemoniche, avevo deciso di non segnarmelo per bene. Mi ero detto: sicuramente basterà la riga commentata in sources.list, e invece no che non bastava, perchè oltre all'installazione di alcuni pacchetti serviva anche modificare un file.

Il pacchetto sventurato in questione è il libcanberra, fermo su intrepid alla versione 0.6, che causa il cattivo funzionamento dei suoni di sistema. Quello che dobbiamo fare è aggiornarlo alla versione 0.10 prelevandola furbescamente da un bel repository ppa. Due rapidi comandi per fare tutto da terminale senza perdere troppo tempo e sfruttando le moderne caratteristiche dei pc come il copia/incolla

sudo gedit /etc/apt/sources.list

 

 

Inseriamo il nuovo repository aggiungendo un paio di linee del tipo

# Repository per risolvere il problema dei suoni
deb http://ppa.launchpad.net/gkulyk/ubuntu intrepid main
deb-src http://ppa.launchpad.net/gkulyk/ubuntu intrepid main

 

Lo autentichiamo con questo comando

sudo apt-key adv --recv-keys --keyserver keyserver.ubuntu.com f6665222f9b3053d7a89d3f6dbf1ca1622460e60

 

Ovviamente ci sarà da aggiornare il tutto con sudo apt-get update.

Vi compariranno alcuni aggiornamenti, fateli tutti, anche perchè tra le altre cose il buon Gert Kulyk ci offre anche una versione aggiornata, soprattutto stilisticamente, della fast-user-switch-applet, quella che da Intrepid in poi troviamo in alto a sinistra per spegnere, riavviare e settare gli stati di Pidgin. Insomma, installate questi aggiornamenti che servono.

Ora i suoni funzionano, andateveli ad attivare in Sistema/Preferenze/Suoni. Tuttavia per far funzionare anche la musichetta in uscita, che poverina non ha potuto godere della stessa fortuna dei tamburi del login e di quella cosa molto africana all'ingresso, c'è da modificare un file che opportunamente apriamo

sudo gedit /etc/gdm/PostSession/Default

 

Nell'ultima riga trovate scritto exit 0, bene prima di questa riga aggiungeteci questa

/usr/bin/canberra-gtk-play --id="desktop-logout"

 

 

Finito, ora spegnete il computer con la vostra nuova bella applet lì in alto a destra ed emozionatevi a sentire un suono nuovo che probabilmente non avevate nemmeno pensato esistesse.

venerdì 13 marzo 2009

Facciamo sentire a casa le applicazioni Qt4 con QGtkStyle



Le simpatiche applicazioni in Qt4 non è si trovino molto a proprio agio con lo gnomo, questo è appurato, per fortuna da oggi possiamo aiutarle a sentirsi meno spaesate grazie a QGtkStyle, lo stile sviluppato direttamente da Trolltech. Fino ad ora ci siamo dovuti accontentare di QCleanlooks ma i problemi comunque restavano. C'è da dire che questo nuovo strumento funziona soltanto con le applicazioni in Qt4 e non con quelle in Qt3, quindi per esempio Amarok per il momento resta così com'è. QGtkStyle sfrutta direttamente il motore del tema Gtk+ questo fa si che le applicazioni siano ben integrate nel nostro ambiente così come succede per Windows e MacOS.

Installarlo è più o meno semplice, diciamo che bisogna compilare e risolvere qualche dipendenza, con un po' di culo e un minimo di pazienza ci si riesce. D'altra parte se ce l'ho fatta io ce la potete farcela anche voi. Prima cosa vi dovete installare Subversion da Synaptic o con il semplice sudo apt-get install subversion, dopo di che vediamo di installare quello che serve per la compilazione. Per far si che tutto funziona dicono che servano le librerie Qt 4.4, ma anche le 4.3 vanno benissimo, con la versione 3.x scordatevi che funzioni quindi bisogna aggiornarle, diamo in serie questi due comandi

sudo apt-get purge qt3-dev-tools
sudo apt-get install libgtk2.0-dev qt4-dev-tools

Per controllare che tutto sia in ordine vedete che versione vi trovate installata con qmake -v e accertatevi che vi esca scritto qualcosa come Using Qt version 4.4.3 in /usr/lib, ora siamo pronti per l'installazione.

 

 

Tutto si risolve con tre comandini in croce, almeno a me sono bastati, quindi credo non ci dovrebbero essere problemi per nessuno

svn co svn://labs.trolltech.com/svn/styles/gtkstyle
cd gtkstyle
qmake && make

Adesso non resta altro che lanciare qtconfig e scegliere GTK come stile. Tutto funziona a meraviglia a parte che con alcuni temi, tipo Dust o Shiki Colors, i menu non prendono il colore giusto, ma il bug è stato segnalato e si spera sarà risolto. Un'ultima cosa riguarda Skype, il simpatico programma forza l'uso di Cleanlooks, quindi per dirgli di usare GTK lo dovete lanciare con skype --disable-cleanlooks. Nient'altro, divertitevi e se avete problemi provate a chiedere nei commenti che forse vi riesco anche ad aiutare.

venerdì 6 marzo 2009

Ma questa Dockbar non è proprio male



Sempre alla ricerca di qualcosa che potesse riempire il mio pannello in Gnome mi sono imbattutto in questa applet molto carina. Si, si, lo so, evitiamo di fare i sapientoni, somiglia molto alla funzionalità della nuova barra di Windows 7, pazienza. L'applet in questione non fa altro che comprimere la normale "Window List" e rendere disponibili le varie operazioni con delle operazioni di clic di mouse. Per provare voi stesso questo aggeggino non dovete far altro che andarvelo a scaricare sulla pagina di Gnome Look. Attualmente il creatore, un russo di nome Aleksey, ha reso disponibile la versione 0.13 ma grazie a Matias Sars c'è anche una versione modificata che aggiunge i lanciatori, ed è a questa che mi riferirò quando vi parlerò delle funzionalità.

Parlavamo di semplici clic con il mouse, facciamo qualche esempio. Prima di tutto c'è da distinguere tra i clic sulla singola finestra e i clic sui gruppi di finestre, partiamo dal primo caso. Il clic sinistro massimizza e minimizza, quello destro blocca la finestra in posizione minimizzata, quello centrale la chiude e in più c'è la funzionalità dello scrolling che altro non fa che far scorrere la finestra in questione a tendina. Quando invece andiamo ad agire sui gruppi di finestre il tasto sinistro agisce come in precedenza ma su tutte le finestre ad eccezione di quelle eventualmente "locked", il tasto destro (nella versione modded) apre un menu contestuale che permette di agire sul gruppo di finestre per esempio per chiuderle, il tasto centrale chiude tutto il gruppo in caso di doppio clic, lo scrolling, in questo caso, non serve a una cippa.

 

 

Parlavo di questa fantomatica versione modificata con la funzionalità dei lanciatori aggiunti, vediamo come funziona. Non c'è niente di strano, per aggiungere un launcher basta trascinare dal menu di Gnome quello che vogliamo sulle icone già esistenti nella Dockbar. Ci verrà poi chiesto di impostare la Class Name del lanciatore, l'ideale, come suggerisce lo stesso Matias è aggiungere un lanciatore quando il programma da aggiungere è già in esecuzione, in quel modo la classe la troviamo nel menu a tendina. Per esempio nel caso di Firefox sarà "Firefox", nel caso di Epiphany sarà "Web browser", il terminale avrà invece "Terminal" e così via. Per rimuovere i lanciatori basta il clic destro e poi "Remove Launcher".

 

 

C'è da dire che ci sono ancora molte cose da migliorare, ad esempio il menu contestuale che appare con il clic destro sull'icona di gruppo si sovrappone, questa cosa merita il grasetto, a quello che compare quando si passa il cursore sull'icona in questione (Update: segnalato il problema con un commento, presto risolto dal buon Sars). Lo stile deve migliorare, per esempio le finestrelle che si aprono passando il mouse sugli elemementi della dockbar sono molto spartane. Io ho modificato il bordo rendendolo di un pixel invece dei tre di default ma sarebbe bello se tutto avesse un aspetto più moderno, per dire, come le voci che si aprono con il clic destro su Docky. Ma c'è tempo, il nostro amico dalla grande madre Russia aggiorna molto spesso la sua creazione e richiedere migliorie con un commento su Gnome Look potrebbe essere utile. Manca, allo stato attuale, un bel menu di configurazione ma aspettiamo con fiducia. Buon divertimento e se vi piace fatemelo sapere.

martedì 3 marzo 2009

Quasi quasi mollo Compiz, magari fra un po'



E si, ci stavo pensando proprio oggi o ieri al massimo, che io quasi quasi accantono Compiz. Uno può dire ma come Compiz è figo, fa venire invidia a chi ti guarda mentre usi il computer, ti aiuta a fare all'amore. Vero, tutto vero (!), però è pure vero che uno ogni tanto si vuole fare anche una semplice birra e mettere da parte per un po' tutte queste ansie da prestazione. Che uno per piacere pure ci deve lavorare, deve fare delle rinunce.

Ora a parte i discorsi metaforici la verità è che Compiz è figo ma spesso fa girare anche un bel po' le scatole. Esempio numero uno, quotidianamente uso Matlab e Matlab con Compiz proprio non ci va d'accordo. Le cose sono migliorate rispetto al passato grazie alle nuove versioni di entrambi, ma comunque non è che tutto vada alla perfezione, il risultato è che alla fine ti scocci, vai sulla Fusion Icon e vai di Metacity. Esempio numero due, tutto contento ho comprato World of Goo, lo faccio partire e come lo avvio mi va di crash, allora vai ancora sulla Fusion Icon e di nuovo vai di Metacity.

 

 

Che poi il Compositing ce l'ha anche Metacity, Gnome Do con Docky funziona alla perfezione, ci sono le ombraggiature delle finestre e le trasparenze, a volte mi dimentico che c'ho su Metacity e devo controllare provando a vedere se le finestre sono tremolanti. In fondo per abbandonare Compiz mi basterebbero due cose: Wobbly Windows e Scale, sono gli unici due plugin a cui non vorrei rinunciare. Capisco che il primo dei due è davvero una stronzata, però mi rilassa e vedere le finestre ingessate mi stressa. Il secondo è comodo, soprattutto quando si lavora con molte finestre.

Per le finestre tremolanti pare non ci sia niente da fare, per quanto riguarda invece Scale un po' di idee in giro c'erano ma sembra che ormai tutto taccia. Sono da segnalare due progetti, Expocity e Skippy, ma entrambi non sembrano più essere in vita. Il secondo era anche nei repository di Ubuntu in passato ma ora si è persa ogni traccia. Che poi implementare una cosa del genere in Metacity non sarebbe nemmeno tanto difficile, almeno a sentire quello che dice Andrea "Cimi" Cimitan in un bug segnalato nel Bugzilla di Gnome. Ora io aspetto e speriamo che prima o poi qualcosa cambi in un senso o nell'altro.

 

 

A me Compiz non dispiace, non mi disturba ma mi crea alcuni problemi che alla lunga mi portano a bestemmiare qualche divinità, d'altra parte in Metacity mi mancherebbero quelle due cazzatelle senza le quali alla lunga mi sento depresso e sconsolato. Quindi per ora non mollo Compiz ma nemmeno Metacity, mi divido, un po' con uno e un po' con l'altro, sperando che nessuno si ingelosisca.