martedì 30 giugno 2009

Usare Twitter con Pidgin, facile e indolore



In questo post non si scopre l'acqua calda, è uno di quelli che mi servono per tenere a mente un repository per usi futuri. Prendendo spunto da questo post di Neffscape in cui si parla dell'integrazione di Pidgin con la chat di Facebook, voglio presentare il plugin che permette invece di utilizzare il noto client di messaggistica istantanea con il famoso servizi dai 140 caratteri. Postare su Twitter è la cosa più varia che ci sia, si può usare di tutto, c'è Twitterfox per Firefox o semplicemente si può usare l'interfaccia web originale, poi c'è Gnome Do per gli ammanti della combinazione Super + Space o il semplice sms, poi ci sono una serie di client disegnati appositamente per il pinguino, qui ne trovate una lista molto completa.

Se però non vi va di stare a installare altra roba o di appesantire Firefox, una buona idea sarebbe quello di integrare Twitter nel caro Pidgin che bene o male è il client più utilizzato, non fosse altro perché è quello di default scelto da molte distribuzioni. Vediamo come si fa, l'operazione è molto semplice e si riduce alle solita aggiunta di un repository, della sua firma e dell'installazione del pacchetto in questione, l'home page del progetto è questa, è possibile scaricare il plugin per tutte le piattaforme, Linux compresa. Se invece siete utilizzatori di Ubuntu la procedura più veloce, a mio giudizio, è quella via repository. Aggiungiamo quindi questo bell'archivio di pacchetti ppa nel nostro sources.list:

deb http://ppa.launchpad.net/sugree/ppa/ubuntu jaunty maindeb-src http://ppa.launchpad.net/sugree/ppa/ubuntu jaunty main

 

 

Nel caso abbiate una versione di Ubuntu differente dalla più recente sostituite Jaunty con il nome della vostra versione. A questo punto autentichiamo il pacchetto con l'irreprensibile firma, da terminale diamo:

 

sudo apt-key adv --recv-keys --keyserver keyserver.ubuntu.com 0CF459B8DF37ED8B

 

Abbiamo quasi finito, non ci resta che installare il pacchetto che trovate in Synaptic, dopo aver dato un perentorio sudo apt-get update

, il nome è pidgin-microblog. Se invece volete restare nel vostro terminale vi basta dare:

 

sudo apt-get install pidgin-microblog

 

 

 

Riavviando Pidgin si procede poi con l'attivazione di un nuovo account utilizzando appunto il modulo TwitterIM, fatto, finito. In questo modo tutte le notifiche di Twitter arriveranno in una finestra di chat, è possibile personalizzare alcune opzioni e, ovviamente, anche i vostri cinguettii li potete lanciare nel mondo come se fosse un semplice messaggio di chat. Se poi siete più esigenti e avete bisogno di maggiori funzioni, allora attivate anche il plugin Twitgin, lo trovate magicamente nella lista di quelli disponibili, che aggiungerà ad ogni messaggio ricevuto tre comode e usuali funzioni per gli utilizzatori della piattaforma e cioè la risposta (@), il ReTwit (RT) e la possibilità di salvare un messaggio tra i preferiti (*). Buona vita social.

In arrivo succose novità per Gnome Do



 

In questo video potete vedere alcune delle novità in arrivo per Gnome Do. La versione 0.8.2 introduce le docklets, sono delle piccole applicazioni che risiedono in Docky. Già conoscevamo il cestino e l'orologio, adesso c'è un desktop switcher, il meteo, il livello della batteria, il monitor della cpu e il controllo del volume. Insomma niente di trascendentale o di irrinunciabile. Anzi, il problema è che si rischia di far sì che questo Docky si impiastricci come Awn, per fortuna si possono non attivare e comunque restano le funzionalità peculiari di Gnome Do che lo rendono qualcosa di molto più interessante di un semplice dock. Alla fine poi mi fido anche del lavoro di questi giovani e non escludo che un giorno queste docklets non diventino per me qualcosa di imprescindibile per cui valga la pena cambiare anche qualcosina all'interno del mio uso quotidiano del desktop.

 

 

Se vi interessa questa cosa delle applicazioncine per il momento ve la dovete compilare a manina, qui trovate le istruzioni, al massimo ci sarà da dare un paio di comandi, niente di impossibile, se invece volete solo provare quello che di cui sto per parlare vi basta aggiungere questo repository:   deb http://ppa.launchpad.net/do-core/ppa/ubuntu jaunty main. Un'altra novità riguarda la nuova modalità di visualizzazione, oltre a quella visibile e a quella a scomparsa c'è adesso la cosiddetta Intellihide. In che consiste? In pratica la barra si nasconde quando ce n'è bisogno, per esempio se c'è una finestra massimizzata o se una qualsiasi finestra va a invadere l'area di Docky. Se tutte queste evenienze non si verificano o se semplicemente stiamo visualizzando la scrivania, Docky resta a fare bella mostra di sé.

 

 

Altre aggiunte utili e interessanti sono la funzione di drag & drop sulle icone presenti in Docky: esempio, se trasciniamo un file musicale sull'icona del nostro lettore multimediale preferito questo si avvia suonando la canzoncina. È arrivata anche l'opzione che permette di scegliere dove posizionare Docky, in basso o in alto, a voi la scelta. Si conclude con una ripulitina e una razionalizzazione del menu delle impostazioni nonché dei vari menu che compaiono premendo il tasto destro. Anche l'occhio vuole la sua parte, quindi le finestre attive adesso hanno un gradevole sfondo che riprende i colori predominanti dell'icona. Andiamo avanti così, nella eterna quanto fighetta diatriba tra monisti e non fa comunque effetto vedere quanto questi progetti sviluppati in Mono oggi come oggi siano i più vivaci e attivi.

sabato 20 giugno 2009

Ubuntu One, prova di quel poco che c'è



Ieri ho ricevuto il nemmeno poi tanto atteso invito alla prova di Ubuntu One, dico nemmeno poi tanto atteso perchè fino a quando saremo in pochi ad averlo il suo uso sarà molto limitato e di conseguenza Dropbox continuerà ad essere la prima scelta. Vediamo comunque cosa ci offre questo tanto chiacchierato servizio che la Canonical ha lanciato qualche settimana fa. Una volta ricevuta l'email che comunica l'ingresso nel fantastico mondo dei beta tester la prima cosa da fare, dopo essersi assicurati di avere Jaunty aggiornata, è quella di andare sulla pagina dedicata al servizio e accedervi con le credenziali di Launchpad. In questo modo si avrà la possibilità di scaricare un pacchetto .deb che si preoccupa di aggiungere il ppa di Ubuntu One e la sua firma tra le nostre sorgenti. Fatto questo si scarica il client di Ubuntu One e lo si installa.

Una volta lanciato il servizio si va a mettere nella tray (lo vedete far bella mostra di sé nell'immagine), fa la prima sicronizzazione dopo che nella Home sono già state create le cartelle del caso: in particolare ci sarà una nuova cartella denominata "Ubuntu One" che conterrà al suo interno altre due directory "My Files", che è il luogo dove fisicamente copieremo i nostri file, e "Shared With Me", che suppongo sia il posto dove andranno le cose che avremo in condivisione con altri utenti, suppongo perchè non conoscendo altri utenti che abbiano Ubuntu One non so precisamente come funzionerà.

 

 

Il tutto, ora come ora, si limita quindi alla sincronizzazione di questa cartella con lo spazio di 2 giga offerto (i giga diventano 10 se siete disposti a pagare 10 dollari al mese). Funziona, che altro dire, la velocità è discreta anche se manca al momento l'avanzamento del trasferimento, quindi quando l'iconcina nella tray inizia a girare non si può far altro che aspettare. Dal punto di vista dell'interfaccia web c'è da sottolineare che i lavori sono già abbastanza avanzati, è possibile caricare o cancellare dei file, in caso di immagini presenti abbiamo anche l'anteprima. Ogni file e ogni cartella può essere condiviso con altri utenti, basterà invitarli alla condivisione inserendo il loro indirizzo mail.


Purtroppo sono ancora molto scarne le funzionalità offerte dal client, niente preferenze, esiste soltanto la possibilità di connettere e disconnettere, visitare la cartella in locale e quella in linea e segnalare un bug. Sulla pagina del progetto Launchpad ne sono stati segnalati già alcuni, il più fastidioso è quello riguardante il nome delle macchine su cui è installato Ubuntu One, un incomprensibile mix di lettere e numeri oscuri, in pratica quando bisogna eliminare una macchina dalla condivisione bisogna andare quindi un po' a caso sperando di prenderci.

 

 

Per il momento è questo, quando ci saranno aggiornamenti sarò felice di parlarne ancora, per il momento comunque continuo ad usare Dropbox.

martedì 16 giugno 2009

Le cose succedono, il tempo passa



Eh si, è davvero un bel po' che non trovo tempo per scrivere due righe su questo modesto spazio democratico. Il problema è che di questi tempi sono stato un po' impegnato, lo chiamano lavoro, qualcosa che insomma frutta qualche soldo, nel tempo libero facevo cose al pc che fruttassero altri soldi e purtroppo questo blogghino non è ascrivibile in quella categoria. Questo però non significa che non abbia passato del tempo a perdere tempo vicino al computer e in compagnia del simpatico pinguino, quindi vediamo di fare un rapido riassunto di cosa è successo in questi mesi.

- La prima cosa che sicuramente ho fatto in questo periodo è stato aggiornare il sistema a Jaunty. Come al mio solito non mi sono saputo trattenere e alla fine ho optato per una installazione da zero. Non sono pentito, tutto è andato bene, ext4 va che è una scheggia (bootchart ne è testimone) e ancora non sono incappato nel problema della famigerata perdita di dati, speriamo bene. Che dire Jaunty è davvero una buona versione, un grosso salto di qualità rispetto a Intrepid che mi ha dato più problemi della norma, sempre niente confronto a Windows, sia ben chiaro. Il tema presente di default, cioè quel Dust di cui avevo parlato tempo fa mi rende sempre più felice, mentre per le icone continuo a preferire il set Gnome-Colors, i pacchetti di questo set adesso sono presenti nei repository ufficiali di Ubuntu in tutte le sue varianti.

 

 

- Altra cosa con cui ho smanettato un po' è stato Gloobus, un progetto che si propone di essere la versione Linux di Quicklook per mac. Ora io sono contrario agli scopiazzamenti, ci sono i mezzi per fare di meglio (vedi Gnome Do), però la funzione dell'anteprima dei file presente appunto sui mac è davvero comoda soprattutto quando si tratta di file pdf o di testo, quindi ho voluto dargli una possibilità. Che dire, è carino il tutto, anche se ancora il progetto è ben lungi dal definirsi completo, anzi. Se vi interessa fare un giro potete scaricare dei pratici .deb qui, le istruzioni per le installazioni sono qui.

- La guerra dei browser impazza, Chromium inizia a diventare usabile, anche se ancora manca di quasi tutto. Webkit è davvero così figo come dicono? Intanto Epihany Webkit Powered è diventato stabile e dignitoso. Midori, Arora e compgnia bella sono ancora troppo instabili per i miei gusti.  La nuova beta di Opera, webkit non c'entra niente in questo caso, è interessante ma non riesco a non trovare troppo pacchiana la sua interfaccia. In ogni caso continuo a prediligere Firefox, con tutti i suoi pregi e difetti.

- Mono, non Mono, questo è il problema. A me sinceramente l'aspetto politico e filosofico interesserebbe pure, ma finché non c'è qualcosa non Mono che mi sostituisca Gnome Do, ci passo sopra. E siccome mi piace passarci sopra per bene, si a Banshee e no a Rhythmbox, si a Tomboy e no a Gnote.

- Facebook, dopo quasi tre anni di vita, è uscito dalla mia vita. Intanto noto con piacere che Twitter inizia a sputtanarsi anche da noi, speriamo non troppo, per il momento mi fa piacere, ero stufo di lanciare i miei messaggi nel vuoto. Il plugin per Pidgin è figo è comodo, si chiama pidgin-microblog e lo potete trovare in questo repository.

     

     


    Tutto questo aspettando con ansia gli inviti per Ubuntu One e Google Wave.