venerdì 8 aprile 2011

Unity clamorosamente a rischio, Natty potrebbe avere Gnome 2 come ambiente di default



No, non è un pesce d'aprile. Quando manca meno di un mese all'esordio della nuova versione di Ubuntu, emergono i primi dubbi sulla maturità di Unity e si sta facendo strada l'idea di utilizzare il buon vecchio Gnome 2 come ambiente di default. Se così fosse ci troveremmo sicuramente di fronte ad un fatto clamoroso, ma che tuttavia non giungerebbe inaspettato. Quando Mark Shuttleworth, in occasione dell'uscita di Maverick, aveva annunciato che Unity sarebbe stata l'interfaccia di default per Natty molti avevano storto il naso. La completa riscrittura della celebre shell, portandola da Mutter a Compiz, sembrava impossibile da completare nell'arco di sei mesi.

Poi Unity un po' alla volta è venuta su, migliorando tantissimo nel corso di questi mesi. Nonostante i tanti progressi permangono però dei dubbi sulla sua completa affidabilità: sono ancora troppi i bug che affliggono il progetto, troppi i crash che colpiscono, ad esempio, i possessori di schede video Nvidia, le impostazioni sono difficili da trovare e da usare, l'accessibilità mostra grandi carenze. Insomma un bel po' di grane non semplici da risolvere entro il 28 aprile. Anche la stessa scelta di Gnome 2 non è detto che possa essere semplice e priva di difficoltà, mettere a punto un ambiente, che fino a ieri era un semplice fallback, in così poco tempo può rivelarsi altrettanto dannoso per l'utente finale in chiave di affidabilità.

Quale sarà dunque il futuro di Ubuntu? La tanto attesa versione 11.04 si presenterà al mondo con la solita interfaccia Gnome? Sarebbe quanto meno beffardo visto i toni trionfalistici con i quali è stata presentato al mondo Gnome 3. Sarebbe forse stato meglio concentrarsi su Gnome 3, senza decidere di intraprendere una strada solitaria e ricca di insidie? E se semplicemente si decidesse di rinviare di un paio di mesi l'uscita di Natty come accadde nel 2006 con Dapper Drake che vide la luce a giugno invece che ad aprile?

Per ora sono tante le domande a cui è difficile trovare una risposta. Gli sviluppatori che stanno lavorando a Unity si sono ritrovati sicuramente una patata bollente tra le mani. I problemi evidentemente ci sono, lo dimostra il fatto che alcune semplici obiezioni abbiano scatenato il panico, tanto da pensare ad un improvviso passo indietro. La scelta più giusta è difficile da individuare, tutte nascondono potenziali insidie. Certo è che ci si poteva pensare un po' prima, mettere in discussione tutto quando si è già alla beta non è cosa saggia.

via | Phoronix

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