mercoledì 20 gennaio 2010

Quanto resta da vivere a Compiz?



La bozza di questa riflessione l'avevo salvata qualche giorno fa, poi è successo che da qui, riflettendo riflettendo, sono passato a mettermi a fare delle prove, con il risultato che ho provato intensamente l'arcinota Gnome-Shell. Da queste prove è nata un'altra bozza nella quale proverò a darvi qualche dritta per farci un giro senza sbattersi più di tanto, ma questo dopo o comunque in futuro, ora è tempo di tornare al titolo di questo post.
Proprio quella domanda circolava nella mia testa qualche giorno fa quando, in piena esaltazione zen minimalista, usavo il mio computer con Metacity (a proposito molto interessante il blog "ufficiale" degli sviluppatori) al posto di Compiz per la prima volta da non so quanto tempo. Questo cambiamento è stato dettato da un problema cronico che mi afflige per il quale ho un sacco di difficoltà con alcuni tipi di file in alcune circostanze. In particolare Compiz (+ la mia odiata scheda video nvidia) ha problemi di redrawing con file pdf (con Evince ma non con il Reader di Adobe), con gedit e Openoffice, problemi, credetemi, molto fastidiosi; qui se ne parla un po', qui e qui sono aperti dei bug.

In passato risolvevo la cosa andando di Fusion Icon, quando mi serviva caricavo Metacity per poi tornare a Compiz a lavoro finito. Non proprio divertente ma era una soluzione. Qualche giorno fa sono andato sul canale IRC italiano di Ubuntu per provare a risolvere il problema insieme a qualcuno di buona volontà, dopo tante supposizioni e prove non siamo riusciti a cavare un ragno dal buco. Il consiglio di molti è stato quello di passare a Metacity dal momento che Compiz è solo merda. Nulla da eccepire, anche in passato ho riflettuto su questo e cioè sulla non insostituibilità di Compiz, c'è anche un post in cui analizzo le alternative possibili e scoprii con piacere di non essere l'unico ad avere questo tipo di pensieri in testa, l'amico Neffscape completò le mie riflessioni con un lungo commentoe con un post. Così alla fine, pensa e rimugina, ho staccato la spina a Compiz e uso Metacity con gioia e amore ricambiato dal pc che può godere di temperatue molto più continentali.

La storia potrebbe finire qui ma non ho risposto alla domanda. O meglio se mi fermassi ora la risposta alla domanda parrebbe essere che Metacity con il compositing attivato può sostituire degnamente Compiz. Per quello che mi riguarda anche sì, ma è chiaro che ci saranno molte persone che invece non riusciranno a rinunciare a quelle trasparenze vedo/non vedo e ad alcuni plugin che anche hanno la loro indubbia utilità (come al solito mi riferisco a Scale e al Wobbling ;)). La mia domanda successiva alla ventilata scomparsa di Compiz è stata quella relativa al futuro di Metacity, mi sono chiesto se il progetto camminava o no. Così mi sono imbattuto in Mutter, di cui avevo sempre letto ma mai approfondito, il windows manager che sarà alla base di Gnome-Shell che come dicono gli stessi sviluppatori altro non è che Metacity + le librerie Clutter che poggiano su openGL, insomma una sorta di Metacity 3.

 

 

A questo punto mi sono ricordato di tutti bei video che circolavano su Gnome-Shell e ho deciso di installarla per vedere lo stato dei lavori. Sono rimasto piacevolmente stupito, ma di questo parleremo poi, in particolare però quello che più mi ha colpito è stata l'eleganza e il giusto bilanciamento tra sobrietà ed effetti grafici offerto da Mutter. Le animazioni di chiusura, apertura e minimizzazione delle finestre sono piacevoli e non eccessivamente "rumorose", le trasparenze sono usate con intelligenza e parsimonia, insomma il risultato è che Gnome-Shell è un ambiente, mi ripeto, elegante e piacevole da usare. Ma non ci interessa, non ora almeno.

Il passaggio successivo è stato quello di usare Mutter come windows manager all'interno del mio normalissimo Gnome 2.28.1. Avendo già installato tutto per Gnome-Shell la procedura è stata semplicissima, mi è bastato dare un mutter --replace da Terminale per rimpiazzare Metacity. Risultato? Il buon Mutter è risultato abbastanza maturo anche in questo caso, l'ambiente desktop si è rivelato piacevole da usare, in termini di prestazioni le animazioni e tutto il resto sono più che accettabili, se il progetto non è ancora maturo poco ci manca. Per settembre prossimo, quando è in programma l'uscita di Gnome 2.32 o meglio Gnome 3.0, sicuramente questo wm sarà più che pronto al debutto. Se volete fare qualche prova con una versione non all'ultimo grido sappiate che Mutter lo trovate anche in Synaptic.

 

 

Conclusioni? Finito il tempo in cui ci siamo divertiti a far girare i nostri cubi a velocità impressionante sotto gli occhi vogliosi di donne che non aspettavano altro che saltarci addosso quando il cubosi sarebbe finalmente fermato, la domanda che sorge spontanea è: con l'avvento di Gnome 3 chi sentirà più il bisogno di Compiz? Cosa ci resterà da dire al nostro amato Compiz? Arrivederci, è stato bello ma ormai non funziona più, ho bisogno di nuovi stimoli, il nostro rapporto ha perso la freschezza dei primi tempi? Forse sì, forse invece quelli che la pensano come me sono in pochi. Mi piacerebbe sentire l'opinione degli utenti KDE e del loro rapporto con Compiz, KWin e via dicendo, io purtroppo KDE lo conosco solo superficialmente e su macchina virtuale senza uno straccio d'effetto.
Vediamo un po' se riusciamo a far venire fuori un bel dibattito.

Nel prossimo post vi racconterò la mia esperienza con Gnome-Shell con tanto di tre metodi per provarla, se ne trovano tante in giro di guide ma le esprienze fatte in questi giorni possono risultare utili, soprattutto per chi intende compilare, ovviamente non mancherà le strade per i più pigri per i quali basteranno tre comandi da terminale o addirittura uno solo per i pigri senza speranza.
Nel frattempo colgo l'occasione per dare il ben tornato al buon pollycoke che ha ricomprato anche lo storico pollycoke.org, è anche grazie all'entusiasmo dettato dal suo ritorno se mi sono messo a scrivere questo papiello.

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