giovedì 5 maggio 2011

Ubuntu Unity: la mia personale lista dei bug più fastidiosi



L'immagine in alto, che mostra una schermata del mio desktop, spiega in maniera abbastanza eloquente il senso di "lavori in corso" che si avverte usando Unity e la nuova Ubuntu Natty. Che sia chiaro, non c'è niente di male, ogni cosa ha bisogno di essere lavorata e affinata, la sensazione è però che questa volta si sia deciso di dare in pasto alle masse un prodotto ancora non finito volutamente. Ci sono tanti piccoli aspetti del Desktop che meriterebbero di essere aggiustati e fino a che arrivano sotto le mani di persone più o meno esperte non creano grossi problemi, il guaio è che qui stiamo parlando di una major release che finirà sui computer di persone che esperte non sono.

Tornando all'immagine sopra, ciò che non va è la posizione delle icone dei file sul Desktop, esse vengono piazzate nell'area occupata dal Launcher e di conseguenza vengono nascoste per metà. Niente che renda impossibile l'uso del sistema, però da un senso di scarsissima professionalità che difficilmente riesce nell'intento di far restare su Ubuntu chi proviene da altri desktop, Windows, Mac o Linux stesso. E questo non è nemmeno il bug più fastidioso in cui mi sono imbattuto in una settimana di uso della nuova shell.

Voglio quindi stilare una sorta di classifica dei bug più gravi presenti in Unity, sempre secondo la mia esperienza. Sono gradite segnalazioni attraverso i commenti di altri bug che ritenete gravi e che quindi meritano una risoluzione urgente. Inoltre se qualcuno trova che i bug da me segnalati meritino attenzione sarebbe utile sottoscriverli su Launchpad, in modo da renderli degni di maggior attenzione.

Ecco la mia personale "Top 3":
  1. possible memory leak in compiz when using places, dashboard - Al primo posto non potevamo che trovare questo enorme memory leak, chiunque sta usando Unity, se ha tenuto minimamente sotto controllo il consumo della Ram, si è accorto che Compiz lentamente, ma neanche tanto, finisce per occupare il 100% delle risorse disponibili. Nel mio caso, in questo momento, dopo due ore e mezzo di uso normale del pc, Compiz è arrivato già a occupare i suoi 500 MiB, non male. A mio giudizio la sola presenza di un bug del genere sarebbe dovuta bastare a rinviare la presentazione al mondo di Natty.
  2. Wrong windows position on reopening - Questo simpatico bug fa sì che le finestre di alcune applicazioni, quelle che vanno nella tray ma non solo, alla loro riapertura slittino ogni volta di qualche pixel sulla destra. Ci sono quelle che non esagerano (Nautilus, Transmission) e fermano la loro corsa sul bordo destro del monitor, e ci sono quelle che invece fanno di meglio (Gwibber, Empathy) uscendo addirittura dal desktop e sfociando in quello adiacente fino a non essere più visibili. Il problema è che chi non è abituato, o addirittura non è a conoscenza, dell'esistenza di un altro desktop, potrebbe dare per defunte le suddette finestre.
  3. New file icons on desktop are hidden by launcher - Sul gradino più basso del podio c'è il problema visibile nella foto che accompagna questo post. La prima colonna di icone del desktop si posizione in un'area parzialmente coperta dal Launcher. Sono sempre cliccabili, però è abbastanza fastidioso, non fosse altro che da un punto di vista estetico. Questo bug è direttamente collegato all'italica aggiunta delle opzioni di autohide del Launcher, non si presenta infatti impostandolo in modalità sempre visibile.

Poi ce ne sarebbero altri, come ad esempio la mancanza delle funzioni di rimozione di alcuni dispositivi rimovibili, io ho notato tale mancanza con le schede SD, ma di sicuro si presenta anche con dispositivi eSATA. E voi con quali bug avete fatto a cazzotti in questi primi giorni di Unity?

martedì 12 aprile 2011

Addio Hardy Heron, la miglior Ubuntu di sempre



La notizia sta nell'annuncio da parte di Canonical della fine del supporto a Hardy Heron, dal prossimo 12 maggio infatti la seconda LTS della serie non riceverà più aggiornamenti. Inutile dire che chi ancora sta utilizzando quella versione è caldamente incoraggiato ad effettuare l'aggiornamento, magari passando alla LTS successiva, Lucid Lynx, o alla nuovissima Natty Narwhal.

Archiviate le comunicazioni tecniche vorrei spendere qualche minuto ad elogiare questa magnifica versione di Ubuntu. Non ho paura a dire che è stata la migliore di sempre, ricordo ancora che quando ho aggiornato a Intrepid Ibex l'ho fatto con la morte nel cuore, sapendo che stavo abbandonando un sistema che aveva raggiunto il suo equilibrio perfetto. L'amore per la novità però ha avuto la meglio e mi sono trovato con quella che, forse, è stata la peggiore Ubuntu di sempre per difetti e instabilità varie. Last but not least, Hardy mi ha fatto compagnia durante tutta la stesura della mia tesi di laurea.

Ricordo con grande affetto l'immagine di default scelta per il desktop, anche in questo caso a detta di molti la migliore di sempre. E poi c'era Firefox 3.0, ancora in beta, la scelta era stata criticatissima ma alla lunga aveva pagato, il browser si è dimostrato solido e non ha fatto nascere rimpianti. E poi Pulseaudio, Gnome 2.22, Linux 2.6.24, basta così, altrimenti mi commuovo. Per i più malinconici una breve recensione di Ubuntu 8.04 apparsa su queste pagine. Ciao Hardy Heron, spero presto di poter mettere le mani su un erede degno di te, ma vedo che i tempi sono bui.

lunedì 11 aprile 2011

Importare in KeePassX le password salvate in Firefox



Prima dell'avvento di internet un uomo medio al massimo doveva tenere a mente un paio di password o codici personali. Poi questo numero è cresciuto enormemente, qualsiasi sito chiede l'iscrizione per poter usufruire dei propri servizi, così ci siamo trovati a gestire gentinaia di codici di accesso, non sempre con successo. Un buon aiuto ci viene offerto dal gestore di password del browser che conserva per noi quello che ci serve e ce lo ripropone al momento opportuno. Io però non mi sono mai fidato completamente, così ad esempio non ho mai affidato a Firefox i vari codici di accesso della banca o altri che reputo più importanti rispetto alla password di Twitter.

Nel gestore di password di un browser poi in genere non vengono inserite chiavi relative a ciò che sta fuori da internet, come ad esempio pin delle sim o delle carte bancomat, questo significa che bisogna appuntare questi dati altrove. Per questo nei giorni scorsi sono tornato ad uno strumento che avevo provato tempo fa, per poi abbandonarlo per pigrizia, sto parlando di KeePassX, gestore di password adatto a chi ne deve gestire tante e tiene particolarmente alla sicurezza dei propri dati. Nato come port per Linux di KeePass, prodotto ad uso eclusivo di Windows, col tempo è diventato multipiattaforma divenendo disponibile tanto per Windows quanto per Mac OS X.

Tramite questo potente strumento possiamo creare un database in cui memorizzare tutte le nostre password, dividendole per categorie. Il tutto viene criptato con gli agloritmi AES o Twofish, conuna chiave a 256 bit. In questo modo la sicurezza è assolutamente garantita, potete stare più che tranquilli, anzi state ben attenti a conservare con cura password principale e chiave, in caso di smarrimento potete dire addio a tutte le vostre password, non c'è modo di recupare niente, e meno male, aggiungerei.

Dal momento che su Firefox avevo comunque salvato un bel po' di roba mi sono chiesto se, per aiutarmi con il lavoro, era possibile importare in KeePassX quello che avevo già nel browser. Con KeePass, quello originale, si può usare un plugin anche se qualche anno fa ci avevo provato e non mi ero trovato così bene. Con KeePassX il percorso da seguire è un po' più lungo, ma non estremamente difficile, alla fine troveremo il nostro database super sicuro popolato dalle password che prima avevamo affidato alla volpe.